Lo stabilisce sentenza della Cassazione
Non è in alcun modo legittimato il comportamento di chi usa violenza nei confronti dei cani prima ancora che gli animali manifestino intenzioni aggressive. Questo il parere della Corte di Cassazione secondo cui non sono giustificati atti di cosiddetta "auto-tutela preventiva" in presenza di animali anche domestici. La sentenza annulla l'assoluzione di un postino che aveva percosso con una zappa i cani di una contadina prima di essere aggredito.
Il portalettere, Maggiorino B., era stato subito denunciato dalla padrona dei cani ma il gip del tribunale di Pinerolo - con sentenza del 24 ottobre del 2002 - lo aveva assolto riconoscendo che legittimamente egli, colpendo i cani "aveva realizzato una forma di tutela preventiva della propria integrità fisica".
Immediato il ricorso della Procura di Pinerolo, che la Cassazione ha accolto annullando la precedente sentenza e accusando di maltrattamento il portalettere. "L'ordinamento giuridico non prevede alcuna norma che legittima un atto aggressivo nei confronti di persone e animali, senza che ricorra in concreto un pericolo attuale di offesa ingiusta in danno del soggetto che realizza la condotta tesa a paralizzare l'offesa diretta alla sua persona". Il postino sarà perciò nuovamente processato.