Tra le vittime anche due fratelli
Nella notte tra domenica e lunedì, per cause ancora da accertare, due auto si sono scontrate frontalmente mentre viaggiavano sulla Cassino-Sora: sul colpo hanno perso la vita cinque persone. A bordo di una Lancia Y c'erano Erica Posito di 21 anni ed il fratello Danilo, diciannovenne. Con loro Armando Manetta, anch'esso diciannovenne. Sull'altra vettura, un'Alfa 75, c'erano Guido Scannicchia, 36 anni e Giuliano Capalbi, 41 anni.
Lungo quel tratto di strada, una delle più pericolose del Centro Italia, il 10 febbraio di quest'anno, a circa un chilometro di distanza dalla tragedia di domenica notte, si rovesciò un pullman di studenti. A morire furono due giovani, gli altri 35 occupanti del mezzo riuscirono a cavarsela per puro miracolo.
Ma in dieci anni sono addirittura 25 i morti in 4 chilometri. Tanto che il tratto della superstrada Cassino-Sora che partendo dal comune di Cassino arriva a quello di Belmonte Castello viene denominato il tratto della morte. "Non posso credere che ci sia stata l'ennesima mattanza di questo tratto infernale - ha dichiarato il comandante della polizia stradale, Roberto Donatelli -. Non sappiamo più come rallentare la velocità di chi percorre questa strada. Dovrebbero essere presi dei provvedimenti materiali e tecnici".