Dopo il gesto, mentre i figli piccoli erano in casa, il marito si è lanciato dal balcone di casa ed è morto sul colpo. Venti le coltellate inferte alla moglie
© LaPresse
Paolo Prisco, 39 anni, insegnante di religione, ha accoltellato la moglie e poi si è ucciso lanciandosi dal balcone di casa. E' accaduto ad Aversa, in provincia di Caserta. L'uomo è morto sul colpo, mentre la donna è ricoverata in gravissime condizioni nell'ospedale Moscati di Aversa. Sulla vicenda indagano i carabinieri. La vittima sarebbe stata colpita almeno una ventina di volte.
La tragedia è avvenuta intorno alle 10 in un'abitazione di via dell'Archeologia. I carabinieri hanno eseguito i rilievi sul posto. Per ora si presume che l'aggressione sia scattata in seguito a un raptus di follia.
I figli piccoli erano in casa - La tragedia familiare si è verificata mentre i figli della coppia, di 5 e 2 anni, erano in casa. I due coniugi si erano chiusi in una stanza, ma la donna, quando il marito le si è avventato contro, ha aperto la porta, gridando per chiedere ai bambini di chiamare aiuto.
La donna era già stata aggredita in passato - Secondo quanto accertato dai carabinieri, l'uomo in passato si era reso responsabile di altri episodi di aggressione nei confronti della moglie, che però non lo aveva mai denunciato. I due coniugi - lei, psicologa, ha 36 anni - vivevano separati da circa un mese. Paolo Prisco si era recato nell'abitazione di via Archeologia per prendere i due figli, di cinque e due anni, con i quali avrebbe dovuto trascorrere la domenica. E' scoppiata una lite, per motivi al momento sconosciuti, poi degenerata in violenza. Prisco ha colpito la moglie decine di volte, al viso, al torace e all'addome, mentre la donna chiedeva disperatamente aiuto ai due bambini. Poi l'uomo ha provato con lo stesso coltello a tagliarsi le vene dei polsi, e infine si è lanciato dal balcone.