Si tratta di un 58enne che avrebbe travolto con la sua auto la badante polacca Jadwiga Stanczyk. La vettura dell'uomo è stata sequestrata
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Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Jadwiga Stanczyk, la badante polacca di cui non si hanno più notizie da domenica da Ascoli Piceno: un 58enne ascolano è finito nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e occultamento di cadavere. Gli investigatori pensano che l'abbia investito con la sua auto e che poi, preso dal panico, abbia gettato il corpo nel fiume Tronto. La vettura dell'uomo è stata sequestrata.
Resta da stabilire se la donna fosse già morta o ancora in vita. L'investitore avrebbe problemi di alcolismo. Le ricerche sono rese complicate dal maltempo che ha flagellato la zona e che ha aumentato a dismisura la portata delle acque. Non è escluso che il cadavere possa essere stato trascinato a valle.
Sabato la badante, capelli biondi e volto segnato come appare da una foto sul suo profilo Facebook, che nel frattempo è stato bloccato, era stata vista da alcuni conoscenti, dal suo datore di lavoro (un anziano) e aveva parlato con la figlia su Skype. Poi si è aperto un buco nero in cui Jadwiga sembra essere stata risucchiata. "Mia madre era assolutamente tranquilla e serena quando l'ho sentita l'ultima volta", ha raccontato la figlia.
All'uomo la Procura e la squadra mobile di Ascoli sono arrivati dopo la segnalazione di un'auto che presentava tracce di sangue. A notarlo e a denunciare il fatto alla polizia potrebbe essere stato il carrozziere al quale il 58enne, lunedì o martedì, avrebbe portato l'auto per farla riparare. Inoltre, l'uomo sarebbe stato inquadrato all'alba di domenica dalle telecamere di sicurezza di vari sportelli bancari nel quartiere di Porta Maggiore mentre in auto, probabilmente dopo aver trascorso la notte fuori, si dirigeva proprio nella zona che porta al ponte di San Filippo dove avrebbe investito la Stanczyk.