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Uccisa e abbandonata in un dirupo a Grosseto, fermato il compagno

Di Irina Meynster, 47 anni, si erano perse le tracce il 16 ottobre. Proprio il convivente, Sergio Bertini, ne aveva denunciato la scomparsa

Ansa

E' in stato di fermo il compagno italiano di Irina Meynster, 47 anni, la badante ucraina il cui corpo è stato trovato in un dirupo all'Argentario, in provincia di Grosseto. L'ipotesi formulata dagli inquirenti è quella dell'omicidio. La vittima, secondo quanto accertato dall'autopsia, è stata strangolata. Il suo fidanzato, italiano, è stato interrogato dai carabinieri e dal sostituto procuratore Laura D'Amelio.

Il depistagglio: la denuncia e l'appello in tv - Di Irina Meynster 47 anni, da oltre dieci anni a Grosseto, si erano perse le tracce dal 16 ottobre quanto proprio il compagno, Sergio Bertini, tecnico informatico 47enne, l'avrebbe accompagnata alla stazione di Grosseto per prendere un treno diretto a Roma. Da allora di lei nessuna traccia. Era stato lui inoltre a contattare il programma "Chi l'ha visto", denunciando la scomparsa della donna.

Il falso viaggio a Roma - Bertini aveva racconatato anche di aver ricevuto un sms dal cellulare di Irina che lo avvisava di essere in arrivo nella Capitale. Poi, dopo alcuni tentativi di contatto telefonico andati a vuoto, finalmente al cellulare avrebbe risposto un uomo, uno straniero, che avrebbe riferito di aver trovato il cellulare di Irina in una borsa abbandonata alla stazione Ostiense di Roma. Le ricerche sono proseguite fino ad ora, quando il cadavere è stato identificato.

Irina trovata nuda in un dirupo - La donna sarebbe stata strangolata e poi gettata nel dirupo, una zona della strada Panoramica in località Punta Ciana, sul versante di Porto Ercole: una zona isolata, specie nel periodo autunnale quando ormai è finita la stagione turistica. Senza vestiti era appoggiato a una pianta. A trovarlo sono stati alcuni cacciatori che hanno dato subito l'allarme.

Uccisa nella casa del convivente - L'omicida prima avrebbe strangolato la vittima nella casa dove vivevano insieme a Grosseto, ora posta sotto sequestro, poi, dopo aver verosimilmente caricato il corpo nel portabagagli della sua auto avrebbe raggiunto l'Argentario dove avrebbe gettato il cadavere nel dirupo di Punta Cana, a Porto Ercole. L'omicidio si sarebbe consumato il 13 ottobre, quattro giorni prima che il compagno ne denunciasse la scomparsa.