Il tutore è il primario di rianimazione, "mamma" la suora caposala
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Una bimba di sei anni affetta da una malattia rara congenita che non le consente nessuna forma di autonomia, nemmeno respiratoria, è stata abbandonata dai genitori naturali che non potevano più occuparsi di lei. La piccola è ricoverata nel reparto di rianimazione della Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, nel Foggiano, dal 2007. Il Tribunale per i minorenni di Bari ha deciso l'affidamento all'ospedale e ha nominato tutore il primario.
Dopo l'abbandono la piccola, che da sempre è tenuta in vita dalle macchine dell'ospedale e alimentata artificialmente, ha trovato però dei nuovi 'genitori' che la amano e si occupano di lei: il primario del reparto, Giuseppe Melchionda e suor Noemi che le fa da madre. La bambina, pur essendo attaccata ad un respiratore, è vigile, guarda la tv, interagisce e gioca a modo suo con le persone che si occupano di lei.
Ormai, è il personale del reparto la sua famiglia. E' con loro che festeggia il compleanno e il Natale. Quando nel giugno del 2009 Benedetto XVI andò in visita a San Giovanni Rotondo, tutti si prodigarono perché potesse incontrare la bambina. La portarono di fronte al Papa su di un lettino, Benedetto la accarezzò e la benedisse. "Nei miei tanti anni di vita ho conosciuto molti bambini ma l'aver incontrato questa bimba è stata un'esperienza unica, bellissima - dice suor Noemi, caposala del reparto - lei ha tutto il nostro affetto e cerchiamo di non farle mancare niente".
La suora-mamma sottolinea anche la "generosità dell'Ospedale, dall'amministrazione ai medici, che non ha fatto mai mancare niente alla piccola. Tutto il personale cerca di compensare con l'affetto e le attenzioni la situazione di sofferenza in cui si trova la piccola paziente. Tutti pregano per lei e continuano a sperare di poterla vedere un giorno camminare". E sperare è una buona cura, visto che la piccola, cui era stata pronosticata una molto vita breve, oggi ha sei anni.