Accusato di aver violato gli arresti domiciliari. Il legale: "Era in cortile"
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L'ex direttore de L'Avanti, Valter Lavitola, torna in carcere con l'accusa di evasione. E' stato condotto a Regina Coeli, a Roma, in seguito a un provvedimento della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli. Lavitola è accusato di aver violato gli arresti domiciliari, misura cautelare cui era sottoposto nella Capitale.
Secondo quanto riferito dal suo difensore, avvocato Gaetano Balice, il giornalista sitrovava nel cortile della sua abitazione romana, all'interno del perimetro di tolleranza del braccialetto elettronico il cui allarme infatti non è scattato. Lavitola è stato ripreso da telecamere di sorveglianza installate nel cortile su disposizione della procura dellaRepubblica di Napoli sin dal giorno della sua scarcerazione.
Proprio quella telecamera, è stata distrutta da un'altra persona poco dopo avere filmato ilgiornalista. Sull'episodio, che risale allo scorso agosto, sono in corso indagini da parte del nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Sono state le stesse fiamme gialle a inviare alla procura generale presso la Corte d'appello la relazione in base alla quale è stato disposto il nuovo arresto.