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Equitalia mette casa all'asta a disoccupato

Vittima dell'equivoco è omonimo di un boss napoletano. Agenzia di riscossione querelata

01 Giu 2013 - 18:38
 © Ansa

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E' omonimo di un boss di Napoli e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli gli ha chiesto 18 milioni di euro per danni all'erario provocati da contrabbando. Lui, A.M., 48 anni, disoccupato, un processo per lo stesso reato l'ha avuto, ma nel 1983, ed era subentrata la prescrizione. La vittima di questo equivoco ha così querelato Equitalia che gli aveva notificato una cartella, comprensiva di interessi, da 25 mln di euro, e messo all'asta la casa.

L'appartamento dovrebbe essere messa in vendita l'1 luglio per 243mila euro. A.M., tramite l'avvocato Angelo Pisani, del movimento ''Noi consumatori'', ha presentato quindi una denuncia per falso nei confronti della società di riscossione, ed in precedenza una denuncia ai carabinieri.

''E' pazzesco che si possa notificare a mezzo posta e non tramite ufficiale giudiziario una cartella da 25 milioni - dice l' avvocato Pisani - a San Giovanni a Teduccio centinaia di persone hanno cognome e nome del mio assistito. Ed è assurdo - aggiunge - che mentre si parla di riforma di Equitalia si continuino a vendere le case dove la gente vive''.

L'udienza per la querela di A.M. nei confronti di Equitalia è fissata per il 29 settembre. Il 10 giugno il giudice dell'esecuzione del Tribunale di Napoli dovrà pronunciarsi sul ricorso di A.M. contro l' esproprio della casa, un appartamento di 100 metri quadrati.

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