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Cuneo, 22enne accoltellato in strada e bruciato

Il cadavere ritrovato nei pressi delle scuole di Mondovì. Lʼarma del delitto era a pochi metri

Ansa

Il cadavere di un uomo è stato trovato a Mondovì, nel Cuneese, in una stradina nei pressi delle scuole. La vittima è stata accoltellata, e l'arma del delitto ritrovata a pochi metri dal corpo. Si tratta di Giovanni Carlo Mura, un operaio di 22 anni. L'omicida avrebbe anche cercato di dargli fuoco. Appeso al ramo di un albero vicino al cadavere è stato ritrovato anche un cavo da batteria che, secondo i cc, lascia pensare anche a un tentativo di impiccagione.

Il sostituto procuratore di Mondovì, Riccardo Baudinelli, si è recato sul posto per raccogliere la testimonianza di Patrizia Icardi, la bidella che ha notato il cadavere e ha dato l'allarme. "Stavo andando a scuola - ha detto - quando ho visto quel fagotto. Subito ho pensato a un sacco dell'immondizia, ma poi ho capito che si trattava di un cadavere". "Ero spaventata, così ho chiamato il mio collega e insieme abbiamo avvisato le forze dell'ordine", ha aggiunto la donna.

Gli investigatori, oltre all'arma del delitto, hanno ritrovato anche l'accendino probabilmente utilizzato per dare fuoco al corpo. Nelle vicinanze è stato trovato anche uno zainetto con dei documenti. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire se appartengono alla vittima o se siano stati abbandonati o persi.

Prima strangolato, poi accoltellato e infine bruciato - Il cadavere semicarbonizzato ha attorno al collo una pezzo di cavo da batteria, lo stesso trovato attaccato a un albero. E' probabile, quindi, che l'assassino abbia tentato di impiccarlo senza però riuscirci perché il cavo si è spezzato. A quel punto, secondo gli investigatori, lo avrebbe accoltellato: sono una decina le ferite da arma da taglio che il corpo ha sul petto. Dopo averlo trascinato per qualche metro, come dimostra la scia di sangue trovata sull'asfalto, l'assassino gli ha poi dato fuoco. Il cadavere presenta bruciature sulle gambe, sulle braccia e sul volto.