Cassazione deciderà ricorso Procura
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Il procuratore generale della Cassazione ha chiesto il rigetto del ricorso della Procura di Roma sulla riapertura del processo a carico di Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio e altri imputati sui diritti Mediaset, per una presunta frode fiscale da 10 milioni di euro. Saranno i giudici della Corte Suprema a decidere se riaprire il caso, dopo la sentenza di non luogo a procedere pronunciata il 27 giugno del 2012 dal gup della Capitale.
Il gup di Roma aveva prosciolto Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio e altri imputati coinvolti in una presunta frode fiscale da 10 milioni di euro risalente al biennio 2003-2004. Berlusconi e il figlio, in particolare, erano stati prosciolti dall'accusa di frode fiscale "perché il fatto non sussiste, per essere la prova del 'fatto reato' insufficiente e comunque contraddittoria".
Nel ricorso la Procura di Roma ha fatto riferimento all'attività di "intermediazione di Frank Agrama", ritenuto dall'accusa "socio occulto" di Berlusconi, spiegando che "tale meccanismo" è "stato patologicamente sfruttato per consentire una sovrafatturazione degli acquisti finali", dei diritti tv, "con creazione di fondi extracontabili". Il pg della Cassazione, tuttavia, ha ritenuto infondate le argomentazioni del ricorso e ne ha chiesto il rigetto o la dichiarazione di inammissibilità. Nel filone milanese sul caso Mediatrade, invece, Berlusconi è stato prosciolto in via definitiva dalla Cassazione.