L'incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito di una stufa elettrica
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Tre senzatetto sono morti a Cosenza nell'incendio del vecchio casolare abbandonato nel quale erano andati a vivere. I cadaveri dei tre sono stati trovati dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere un incendio nello stabile, situato nel centro storico della città. Il rogo potrebbe essere stato causato dal corto circuito di una stufa elettrica allacciata alla rete con un collegamento di fortuna.
Le tre vittime sarebbero di nazionalità romena. E' quanto emerge dai primi accertamenti degli investigatori anche sulla base dei racconti degli abitanti della zona. Un clochard morto potrebbe essere un uomo che spesso stazionava davanti ad un supermercato della zona e che usava una stampella per un problema ad una gamba. Al momento, tuttavia, l'identità delle vittime non è stata ancora stabilita con certezza anche perché i corpi sono carbonizzati.
La casa in cui si è verificato l'incendio è un vecchio casolare ormai ridotto in stato di abbandono con le finestre rotte ed un portone in legno. All'interno, al piano terra, il pavimento è cosparso di bottiglie di birra, sacchetti della spazzatura e teli di cellophane usati dai senzatetto per proteggersi dal freddo. Il casolare, secondo il racconto di chi abita nelle vicinanze, da tempo era utilizzato da senzatetto che vi trascorrevano la notte.
Senzatetto superstite: "Non ho sentito niente" - "Ero ubriaco e stavo dormendo, non ho sentito nulla". Lo ha raccontato Adì, un giovane marocchino senza fissa dimora che dormiva al piano superiore del casolare dove sono morti i tre clochard. "Sono stato svegliato dai poliziotti", ha detto prima di essere condotto in Questura per essere sentito sull'identità delle vittime. "Era la prima notte - ha aggiunto - che dormivo qui. Di solito sto alla stazione. Ieri sera, dopo mezzanotte, sono arrivato e mi sono messo a dormire. Non mi sono accorto di niente".