Il presidente della squadra sarda arrestato nell'ambito dell'inchiesta Is Arenas resta in cella
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Resta in carcere il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, arrestato il 14 febbraio scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas. Il giudice delle indagini preliminari, Giampaolo Casula, ha respinto l'istanza degli avvocati difensori che avevano sollecitato la scarcerazione.
E la stessa decisione è stata presa anche a proposito di Mauro Contini, sindaco di Quartu Sant'Elena, arrestato sempre nell'ambito della stessa inchiesta insieme con l'assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu.
Il Gip di Cagliari, Giampaolo Casula, ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Benedetto Ballero e Giovanni Cocco che rappresentano Cellino. Non si conoscono ancora i dettagli della motivazione: secondo alcune indiscrezioni trapelate, persistono ancora le esigenze cautelari relative all'inquinamento delle prove. La Procura, infatti, non ha ancora ultimato di acquisire atti.
Per le medesime ragioni è stata rigettata la richiesta di scarcerazione o modifica della misura cautelare per il primo cittadino di Quartu, Mauro Contini. Gli avvocati che lo rappresentano, Luigi Concas e Guido Manca Bitti, hanno già presentato ricorso al Tribunale del riesame contro il provvedimento del Gip. Appare scontata, quindi, una analoga decisione da parte degli avvocati che rappresentano il patron rossoblù.
Ieri il Giudice delle indagini preliminari aveva già rigettato l'istanza di scarcerazione per l'assessore ai Lavori pubblici, Stefano Lilliu. Anche per Lilliu è stato presentato il ricorso al Tribunale del riesame. L'udienza è fissata per il 28 febbraio.