Mengozzi e Cimoli in aula il 18 giugno. Il gup del tribunale di Roma: "Accertare ruolo dei governi"
© Ansa
Rinviati a giudizio gli ex a.d. dell'Alitalia, Francesco Mengozzi e Giancarlo Cimoli, assieme ad altri 5 manager (Gabriele Spazzadeschi, Pierluigi Ceschia, Giancarlo Zeni, Leopoldo Conforti e Gennaro Tocci) per il crac dell'azienda del 2008. Il processo è stato fissato per il 18 giugno. L'accusa è di bancarotta per dissipazione. Il gup del tribunale di Roma ha chiesto di accertare il ruolo svolto dai governi che si sono succeduti nel fallimento della società.
Agli imputati il procuratore aggiunto, Nello Rossi e i sostituti Stefano Pesci e Maria Francesca Loy, contestano, a seconda delle posizioni, i reati di bancarotta sia per distrazione sia per dissipazione, per il periodo compreso tra il 2001 e il 2007. Francesco Mengozzi ha ricoperto la carica di amministratore delegato di Alitalia dal febbraio del 2001 al febbraio del 2004, mentre Giancarlo Cimoli dal maggio 2004 al febbraio del 2007.
A processo anche Gabriele Spazzadeschi, ex direttore del dipartimento amministrazione e finanza, Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore finanza straordinaria, Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, ex funzionari e Gennaro Tocci, ex responsabile settore acquisti.
Secondo l'accusa si sarebbe trattato di una dissipazione della compagnia di bandiera con "operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale" che avrebbero causato perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007. L'ex a.d. e presidente di Alitalia Cimoli deve inoltre rispondere di due episodi di aggiotaggio per la diffusione di presunte notizie false al fine di ottenere variazioni del titolo Alitalia sui mercati.
Il Gup del tribunale di Roma, che ha deciso di inviare gli atti alla Procura, ha anche sollecitato all'ufficio del pubblico ministero l'accertamento di un'eventuale omessa vigilanza compiuta dal collegio dei sindaci della compagnia aerea.