Il conclave inizierà solo dopo il 15 marzo. Ratzinger in udienza nell'Aula di Paolo VI, nel pomeriggio la messa del mercoledì delle Ceneri
© Da video
"Continuate a pregare per me e per la Chiesa". Così Benedetto XVI, durante la prima uscita dopo l'annuncio del suo addio al pontificato. Il Santo Padre è entrato nell'Aula Paolo VI, in Vaticano, per la penultima udienza generale, accolto dal lungo applauso della folla che gremiva la Sala Nervi, e, fra le acclamazioni dei 3.500 fedeli, ha salutato la platea con viso sorridente. Nel pomeriggio ha poi celebrato la messa per il mercoledì delle Ceneri.
"Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni per me non facili l'amore" che mi portate, ha detto il Pontefice, durante l'udienza. Il Papa ha poi ribadito di aver rinunciato "in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede". Ratzinger sembra molto affaticato e stanco, ma anche molto attento quando inizia con il Vangelo del giorno.
Benedetto XVI: "Che cosa conta davvero nella vita?" - "Il deserto, dove Gesù si ritira, è il luogo del silenzio, della povertà, dove l'uomo è rivato degli appoggi materiali e si trova di fronte alle domande fondamentali dell'esistenza, è spinto ad andare all'essenziale e proprio per questo gli è più facile incontrare Dio". Lo ha ricordato il Papa nella udienza generale (la catechesi di oggi è dedicata alle tentazioni di Gesù). ''Ma il deserto - ha spiegato ancora Benedetto XVI - è anche il luogo della morte, perché dove non c'è acqua non c'è neppure vita, ed è il luogo della solitudine, in cui l'uomo sente più intensa la tentazione. Gesù va nel deserto, e là subisce la tentazione di lasciare la via indicata da Dio Padre per seguire altre strade più facili e mondane". Così, ha commentato Ratzinger, riflettere sulle tentazioni a cui è sottoposto Gesù nel deserto è un invito per ciascuno di noi a rispondere ad una domanda fondamentale: "Che cosa conta davvero nella nostra vita?".
"Le divisioni deturpano la Chiesa" - Nel pomeriggio, alle ore 17, ha celebrato alla Basilica di San Pietro la messa per il mercoledì delle Ceneri che anticipa la Quaresima. Durante l'omelia, il Papa ha invitato a vivere la quaresima come tempo per "riflettere" su come "il volto della Chiesa venga a volte deturpato da colpe contro l'unità e divisioni del corpo ecclesiale". Superare "individualismi e rivalità" può essere un "segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede".
"Molti pronti a stracciarsi le vesti per i peccati di altri" - "Anche ai nostri giorni molti sono pronti a 'stracciarsi le vesti' di fronte a scandali e ingiustizie, naturalmente commessi da altri, ma pochi sembrano disponibili ad agire sul proprio 'cuore' sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni, lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e converta", ha aggiunto il Papa nella celebrazione.
Bertone: "Ammirati dal suo esempio di umiltà e lavoro" - "Grazie, con commozione e ammirazione" a Benedetto XVI, "per averci dato il luminoso esempio di semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore, un lavoratore però che ha saputo in ogni momento realizzare ciò che è più importante: portare Dio agli uomini e portare gli uomini a Dio". Lo ha detto il cardinale Tarcisio Bertone.
Commozione e applausi per l'ultima messa - Un lunghissimo applauso e diverse grida di "Viva il Papa" si sono levate in segno di saluto alla conclusione della messa delle Ceneri che Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica di San Pietro, ultima celebrazione liturgica del Pontefice. Non appena il cardinale Bertone ha concluso il suo personale saluto, la tensione tra i fedeli in Basilica si è spezzata in uno scrosciante applauso. Diversi cardinali seduti nelle prime file non hanno potuto nascondere il volto segnato dalla commozione.
Il conclave dopo il 15 marzo - Il conclave per eleggere il successore di Papa Ratzinger, le cui dimissioni saranno effettive dalle 20 del 28 febbraio, comincerà "tra i 15 e i 20 giorni dall'inizio della sede vacante". L'indicazione arriva dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, secondo il quale "se tutto si svolge senza problemi si può pensare che inizierà dal 15 marzo in poi", ma la decisione sulla data "spetta ai cardinali riuniti nelle congregazioni generali". Per quanto riguarda la nuova casa di Ratzinger, padre Lombardi ha sottolineato che "la nuova casa del Papa sarà economica: in questi anni ha dimostrato di non avere particolari pretese", e quindi non sarà un grande aggravio per le spese della Santa Sede.
Alemanno: "Per nuovo Papa servono 4,5 milioni" - Per fronteggiare l'afflusso di pellegrini che arriveranno a Roma dal 28 febbraio fino alla proclamazione del nuovo Pontefice servono 4,5 milioni di euro. Secondo quanto si apprende, sarebbe questa la stima effettuata dal Campidoglio e che comprende i costi di gestione di tutta la macchina organizzativa. In particolare, il trasporto pubblico locale, gli straordinari della Polizia di Roma Capitale, l'Ama, la Protezione civile e i servizi sociali.