Salerno, assolti gli infermieri. Francesco Mastrogiovanni, 58 anni, venne lasciato tre giorni legato mani e piedi seminudo, senza cibo né acqua, né accompagnato in bagno
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Si è conclusa con la condanna di tutti i medici imputati la sentenza di primo grado del processo sulla morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare di Castelnuovo Cilento (in provincia di Salerno) deceduto il 4 agosto 2009 dopo 83 ore di trattamento sanitario obbligatorio. Assolti invece gli infermieri del reparto di psichiatria del San Luca di Vallo della Lucania.
La morte del 58enne Francesco Mastrogiovanni aveva scosso l'opinione pubblica nel Cilento. L'uomo era entrato in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio. I medici avevano ritenuto che dovesse essere contenuto (cioè legato al letto). L'avvocato D'Alessandro, legale della difesa, ha spiegato che, "nonostante fosse stato sedato continuava a dimenarsi, era alle prese con un caos comportamentale". Quindi, "era un dovere per i medici proteggere il paziente e i medici hanno agito per arginare il caos mentale del Mastrogiovanni", ha giustificato.
Dopo il decesso, la famiglia decise di rendere pubblica la videoregistrazione delle 82 ore di contenzione forzata, legato mani e piedi e senza essere alimentato nè accompagnato in bagno per oltre tre giorni, ripresa dalle telecamere di sicurezza del reparto, mostrate integralmente da un settimanale.
Tra le accuse ai medici quelle di sequestro, falso in atto pubblico e morte in conseguenza di altro reato. Nella cartella clinica del paziente non fu registrato lo stato di contenzione testimoniato invece dalle immagini.