L'ex presidente dell'Ingv, condannato a sei anni, a Tgcom24: "Gli Usa mi paragonano a Galileo"
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"Mi dispiace di non essermi dimesso qualche anno fa perché è un'attività non regolamentata ed è a rischio personale". A parlare è il sismologo Enzo Boschi in una intervista a Tgcom24. "Se ci sono delle vittime durante il terremoto è perché ci sono edifici costruiti male - continua -. Sul 'New York Times' il mio nome è stato associato a quello di Galileo e questa è l'unica cosa positiva, in questo frangente".
La sentenza di condanna a sei anni non va già all'ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: "Siamo stati accusati di aver rassicurato - ha detto -. Io non ho rassicurato nessuno, non esiste alcun documento.
"Alla base molti equivoci"
Enzo Boschi è convinto che la sentenza pronunciata nei confronti della commissione Grandi rischi sia frutto di una serie di malintesi: "Alla base ci sono anche molti equivoci: non ci siamo capiti, tra mondo della scienza e mondo della giustizia. L’unica maniera di affrontare il problema, siccome non è possibile fare previsioni, è mettere in sicurezza il paese, conoscendo profondamente l’attività sismica dell’Italia. Sulla base di questo è stata preparata una mappa di pericolosità sismica che con fatica è stata fatta diventare ufficiale, nel 2003, diventando legge nel 2009, dopo essere stata migliorata e aggiornata".
"Proporzionalità tra corruzione e numero morti"
Il sismologo Boschi associa il numero delle vittime di un sisma alla persistenza di fenomeni di corruzione nel Paese: "Alla mappa di pericolosità divenuta legge nel 2009 va associata la costruzione degli edifici in un modo specifico, sulla base del rischio sismico di ciascuna zona. In questo modo si rilancia anche l’attività edilizia, ma quella buona, e si rimette in moto l’economia. È bene ricordare che il grado di corruzione di un paese è direttamente proporzionale al numero delle vittime che si registrano in occasione di alluvioni, terremoti e altre catastrofi naturali".
"Sono preoccupato"
Enzo Boschi, che a caldo commentò la sentenza definendosi "avvilito e disperato", non nasconde la sua inquietudine dopo la condanna in primo grado. "Sono preoccupato perché non so come andrà a finire", ha dichiarato il sismologo.
Il ministro Clini: "Condanna assurda"
Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini definisce assurda la sentenza per i componenti della commissione Grandi rischi sul terremoto de L'Aquila, se questa fosse stata presa "per non aver previsto il sisma". "Aspetto di leggere le motivazioni che saranno molto utili per capire" ha detto il ministro. "Aver affidato le decisioni politiche a un comitato di tecnici e scienziati - ha aggiunto - penso sia stato l'errore de L'Aquila".
Governo chiederà ritiro dimissioni Grandi rischi
Il Consiglio dei ministri di venerdì chiederà alla commissione Grandi rischi di ritirare le dimissioni presentate martedì in polemica con la sentenza sul sisma de L'Aquila. Lo ha svelato il ministro Corrado Clini: "La commissione deve continuare a lavorare, chi fa questo lavoro deve avere serenità di poter esprimere dubbi. Spetta poi ai politici prendere le decisioni".