giustizia giusta

Milano, truffe online: condannato a pulire e servire i pasti in cambio del patteggiamento

Primo caso di giustizia riparativa applicata a un reo non minorenne: "Comprenderà le sofferenze arrecate"

17 Ott 2012 - 08:40
 © Ansa

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A Milano, il primo caso di "giustizia riparativa". Un deejay che aveva truffato oltre cento persone con finte vendite per concerti, è stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere. Una pena che sarebbe stata molto più pesante, se non avesse deciso di patteggiare. Ma per ottenere lo sconto, dovrà dedicarsi al volontariato e ai servizi sociali. Come? Facendo il cameriere e l'addetto alle pulizie.

Il truffatore, ricorda il Corriere della Sera, di qualche notorietà in passato, era già stato condannato nel 2008 a quattro anni per reati simili. Davanti al giudice aveva affermato di essersi dato alla truffa dopo aver perso il lavoro, a causa di problemi di tossicodipendenza.

Questa volta però, il Tribunale di Milano, in accordo con il suo legale, ha deciso di rendere concreto ciò che fino ad ora era stato semplicemente scritto sulla carta, oppure applicato con i minorenni. "Giustizia riparativa", la chiamano, cioè patteggiare la pena in cambio di un conmcreto impegno nel sociale.

Le sue 106 truffe online varranno almeno 300 ore presso l'Opera cardinal Ferrari, aiutando gli anziani, servendo pasti e pulendo i locali della storica istituzione milanese. Un modo, dicono i togati, per far riconoscere al reo l'esistenza delle vittime e la sofferenza loro arrecata.

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