Il ministro sull'ultimatum della Procura. "E' un impianto troppo complesso". Poi: " A Taranto applicheremo prescrizioni più severe d'Europa"
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Lo spegnimento dello stabilimento Ilva di Taranto in cinque giorni "è impossibile perché si tratta di un impianto molto complesso tant'è che la Procura chiede l'avvio dei processi". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a Tgcom24 annunciando che l'Autorizzazione Integrata Ambientale sarà presentata il 17 ottobre. "Ho fiducia nella legge", ha aggiunto il ministro. Poi: "A Taranto applicheremo le prescrizioni più severe d'Europa".
"La Corte dell'Aia, ha continuato il ministro Clini, è lo strumento che la legge stabilisce per consentire l'esercizio delle attività industriali. Non sono molto sorpreso per questa decisione della Procura, decisione che già era stata presa".
"Naturalmente - ha proseguito - dal momento in cui ci sarà la nuova Aia, la Procura stessa dovrà verificare se le condizioni dell'Autorizzazione soddisfino anche i requisiti di sicurezza e protezione dell'ambiente che la Procura ha stabilito. Io mi auguro che ci siano convergenze. Sono fiducioso".
"Io - ha proseguito il ministro ai microfoni di Tgcom24 - non ho una posizione particolare. Noi concludiamo la procedura di autorizzazione integrata ambientale e renderemo pubblica la proposta del Ministero. L’autorizzazione integrata ambientale è il documento che autorizza gli impianti industriali in termini di salute e ambiente. Possiamo dire che le prescrizioni che applicheremo a Taranto saranno le più severe che ci sono in Europa".
"Il 17 ottobre - conclude il ministro - in conferenza dei servizi presenteremo l’autorizzazione integrata. Mi auguro che la procura prenda atto delle misure scritte nell’autorizzazione".