L'uomo fermato è il convivente della madre. La vittima è stata colpita più volte con un mattarello
Un ragazzo di 17 anni, Ovidio Stamulis, è morto dopo essere stato malmenato dal patrigno da poco senza lavoro. E' successo a Pietrafitta, una frazione di Piegaro. Lo riferiscono i carabinieri che hanno già bloccato l'uomo. E' stata la madre del ragazzo a chiamare il 112. "Correte, correte, lo sta uccidendo", ha detto la donna ai carabinieri. Al momento dell'accaduto, sembra fosse in corso una lite tra i genitori.
L'uomo, arrestato con l'accusa di omicidio volontario, è il 59enne convivente della madre del ragazzo morto. Non è chiaro se avesse legalmente adottato il minorenne. Il ragazzo è stato colpito più volte con un mattarello. Dall'indagine è emerso che il ragazzo e il fratello dovessero essere affidati proprio oggi a una casa famiglia. La lite sfociata nell'aggressione - ipotizzano gli investigatori - potrebbe essere legata proprio a questo provvedimento.
La vittima avrebbe provato a difendersi, colpendo il patrigno fino a rompergli due costole. All'arrivo dei carabinieri, è stato lo stesso assassino ad aprire loro la porta. "Ho fatto un grosso errore", avrebbe poi detto nell'ammettere le sue responsabilità.
Il parroco: "Era una ragazzo dolce e sensibile"
Il parroco di Pietrafitta, don Fabrizio, ricorda Ovidio come un ragazzo "dolce e sensibile". "La sua - ha spiegato - era però una famiglia problematica". Ovidio era il figlio di una donna romena con qualche problema di salute che aveva sposato un italiano. I due, insieme, hanno poi avuto un altro bambino, che ora frequenta le scuole elementari.
"Il ragazzo - ha aggiunto il sacerdote - era ben inserito nella comunità: lo scorso anno aveva frequentato un locale gruppo teatrale e svolgeva anche alcune piccole mansioni in parrocchia". "Era dolce, sensibile e attento - ha spiegato - pur con le difficoltà legate ai problemi in famiglia. Ma non introverso".
Il patrigno era stato da poco licenziato
L'uomo bloccato dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso il figlio 17enne della sua compagna aveva perso il lavoro da poco. Camionista, era stato infatti licenziato improvvisamente e la sua famiglia, da quel giorno, era costretta a convivere con gravi difficoltà economiche. "Stava cercando di risolvere il problema adattandosi a qualsiasi tipo di lavoro - ha spiegato il sindaco di Piegaro, Andrea Caporali -. Mi aveva dato l'impressione di una persona dignitosa".