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Fiorito arrestato, a Tgcom24: "Una forzatura"
Il gip: "Fatture Pdl trovate nel suo tritacarte"

"Er Batman" è stato bloccato dalla Guardia di Finanza. Avrebbe intascato 1,3 mln e movimentato 6 milioni di euro in due anni. Pm: "Cʼè il pericolo di fuga e inquinamento delle prove"

Tgcom24

L'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito è stato arrestato dal nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza. Fiorito è indagato a Roma per peculato per i movimenti di soldi rimborsati al partito dalla Regione e finiti sui suoi conti personali all'estero. A mettere nei guai Fiorito anche una sua partecipazione alla trasmissione "Quinta colonna".

In un giorno Fiorito ha versato 100mila euro nei suoi conti correnti
In un solo giorno, il 2 luglio, Franco Fiorito ha versato centomila euro provenienti dai conti del gruppo del Pdl alla Regione Lazio sui suoi conti correnti, attraverso 6 bonifici nazionali e 7 esteri. Si tratta, scrive il Gip, del "capitolo finale" di quella "preordinata azione di spoglio posta in essere" dall'ex capogruppo fin dall'assunzione della carica. "Un'accelerazione che si spiega agevolmente - dice ancora il Gip - con l'approssimarsi della discoperta delle ruberie".

Fiorito a Tgcom24: "Sono innocente, l'arresto una forzatura"

In un'intervista telefonica esclusiva rilasciata a Tgcom24, Franco Fiorito commenta: "Sono sereno, sono tutti molto cortesi e sono sereno. L'ordinanza l'ho letta velocemente e parla di una ipotetica fuga con mezzi veloci come barche e macchine e poi di una mia ancora permanenza in un ruolo che possa nuocere. Il consiglio è sciolto e non sono più il capogruppo, mi sembra una discreta forzatura, però vedremo, io rispetto la magistratura. Di certo non me l'aspettavo e non è una cosa piacevole. Innocente? Assolutamente sì".

Accusato di peculato
Nei riguardi di Fiorito la Gdf ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. L'ex capogruppo del Pdl - che è già stato trasferito in carcere - è accusato di peculato. Militari del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme Gialle hanno anche eseguendo una decina di perquisizioni.

Fatture alterate per guerra politica
Secondo il Gip Stefano Aprile che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare di Franco Fiorito, l'ex capogruppo del Pdl ha utilizzato, in particolare, alcune fatture per "formare dossier riguardanti i suoi piu' diretti avversari politici nell'ambito del Gruppo consiliare e consegnarli agli organi di informazione".

"Fatture del Pdl nel suo tritacarte"

Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip scrive che "frammenti di fatture destinate al gruppo consiliare del Pdl sono stati ritrovati nel tritacarte e nella pattumiera dell'abitazione" di Fiorito. Dunque Fiorito, che disponeva "liberamente della documentazione che custodiva", avrebbe di fatto manipolato o distrutto parte della stessa. La documentazione si riferiva a "cravatte di seta, sciarpe in lana-seta e portadocumenti in pelle".

"Documenti del Pdl spuntati dal nulla"
Sempre il gip contesta a Fiorito "di non essere stato prontamente reperibile in occasione della perquisizione del 14 settembre scorso". Quel giorno, è scritto nel provvedimento, "la guardia di finanza non ha trovato la documentazione sottratta al gruppo Pdl della Regione, che invece lo stesso ex capogruppo ha consegnato cinque giorni dopo".

"Utilizzo incontrollato di carte di credito e assegni"
Il gip scrive anche di un "utilizzo incontrollato" di carte di credito, carte bancomat e assegni, tanto che "molte spese, per quanto si è finora potuto verificare, non trovano corrispondente giustificazione contabile". Nell'ordinanza si parla di "oltre 130 assegni per un valore complessivo di euro 369.149,10"; di 184.400 euro spesi con carte di credito/debito; di 121.350 euro di prelievi di contante allo sportello e di 26.804 euro di prelievi con carta bancomat. Si tratta "evidentemente - prosegue il Gip - di cifre la cui somma è di molto superiore a quella di euro 237.898,95 che risulta dai 51 documenti fiscali prodotti dallo stesso Fiorito per il periodo 22 dicembre 2012--2 agosto 2012. Al pm Fiorito aveva riferito di aver acquistato con quel denaro accessori per bagno e stoffa per le tende delle sedi del partito di Anagni e Frosinone. "Come se gli arredi di una sede locale del partito politico - chiosa il gip - corrispondano agli scopi istituzionali del gruppo consiliare istituito presso il consiglio regionale della regione Lazio".

All'attenzione degli investigatori altri 4 milioni e 600mila euro
Ora l'attenzione di investigatori si incentra su circa 4 milioni e 600mila euro. L'arresto di Franco Fiorito non coincide con la conclusione delle indagini della Procura di Roma che proseguono con ulteriori accertamenti sul denaro "gestito" dall'ex capogruppo. Dei sei milioni movimentati negli ultimi due anni gli inquirenti si stanno concentrando in primo luogo sui 2,6 milioni euro in bonifici diretti a terzi e su altri due milioni fuoriusciti dai conti attraverso assegni, contanti e carte di credito.

Ordinanza: "Intascati 1,3 mln, 6 mln movimentati in due anni"
Sono 193 i bonifici, per 1,380 milioni di euro di "arricchimento personale", finiti sui conti di Franco Fiorito. E' quanto si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Roma. La somma, per i pm, è stata sottratta dal conto del gruppo Pdl. Complessivamente Fiorito ha movimentato, in due anni, 6 milioni di euro.

"Soldi del Pdl per villa al Circeo"
La villa al Circeo, acquistata per 800 mila euro, sarebbe stata pagata con i fondi del Pdl. Lo scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare. "Gli ingenti trasferimenti di denaro del Gruppo Pdl a favore dei conti correnti personali di Fiorito e i vari prelievi, anche per contanti, dallo stesso effettuati sui conti del gruppo Pdl - è scritto - rendono verosimile ritenere che la provvista utilizzata per pagare l'intero prezzo della villa sia comunque proveniente dai delitti contestati".

"Con i fondi comprò una jeep per la nevicata e una caldaia"
Franco Fiorito avrebbe comprato anche una jeep per fare fronte all'emergenza neve. In particolare, servendosi dei soldi sottratti dai conti del Pdl gli inquirenti hanno accertato che l'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio avrebbe acquistato una caldaia per la villa del Circeo e una Jeep Wrangler. Quest'ultimo acquisto è del 13 febbraio, quando a Roma ci fu un'abbondante nevicata. La jeep ha un valore di 35mila euro. Con un bonifico a carico del Pdl, Fiorito secondo gli inquirenti, ha anche acquistato una caldaia per la villa al Circeo.

"Pericolo di fuga e inquinamento delle prove"
Secondo gli inquirenti, poi, l'arresto si è reso necessario in quanto sussiste il pericolo di reiterazione del reato, fuga e inquinamento delle prove. Tra le perquisizioni che la Guardia di Finanza sta eseguendo c'è anche quella dell'abitazione romana dell'esponente politico.

Gip: "Da Fiorito depistaggio mediatico"
Franco Fiorito avrebbe messo in atto un "inquinamento probatorio" attraverso "il depistaggio mediatico nei confronti dei testimoni a suo carico". E' quanto scrive il gip del tribunale di Roma nell'ordinanza di custodia cautelare con cui dispone l'arresto dell'ex capogruppo del Pdl alla regione Lazio. Nell'ordinanza viene anche contestato a Fiorito di "non essere stato prontamente reperibile" in occasione della perquisizione del 14 settembre scorso. In quell'occasione, è detto nel provvedimento, i finanzieri non hanno infatti trovato la documentazione sottratta al gruppo Pdl della Regione, che invece lo stesso ex capogruppo ha consegnato ai magistrati 5 giorni dopo.

Il legale di Fiorito: "Arresto senza senso"
Per l'avvocato Carlo Taormina, che difende Fiorito, si tratta di un "provvedimento che non ha nessun fondamento". "Mi pare veramente - spiega Taormina - un provvedimento che, per quanto reclamato dall'opinione pubblica, non ha nessun fondamento. Il peculato contestato originariamente è insussistente, dal momento che il denaro veniva trasmesso a tutti i gruppi. Non riesco a comprendere come possa persistere questa contestazione". "Si può discutere di appropriazione indebita - aggiunge - ma è un reato per il quale non c'è la misura cautelare".

Gip: "E' un pubblico ufficiale può reiterare"
"Concreto ed attuale è il pericolo che Fiorito possa tornare a compiere, se in libertà, delitti contro la pubblica amministrazione. Continua a ricoprire la qualifica di pubblico ufficiale, come anche a disporre del denaro pubblico". Così si legge nell'ordinanza emessa contro Franco Fiorito ed eseguita stamattina a Roma.

Fiorito: "Urlo la mia innocenza, in cella gente migliore del Pdl"

"Urlo forte la mia innocenza". Così Franco Fiorito, arrestato stamani per peculato. "Su cosa punterò per difendermi? Sulla verità", dice spiegando di essere in attesa della formalizzazione dell'arresto. "Mi devono prendere le impronte digitali e poi fare la foto segnaletica", ha dichiarato Fiorito. "Non ho paura del carcere sono un uomo forte e mi sento innocente, sono certo che verrà dimostrato. E poi in carcere non credo che troverò gente peggiore di quella che ho frequentato in regione e nel partito. Anzi", ha poi concluso.