cronaca

7 anni in carcere, ma era innocente

Genova, risarcito con 4 milioni di euro

04 Mag 2004 - 01:43

Ha passato 7 anni e mezzo in carcere per un clamoroso errore giudiziario e ora gli spetta un congruo risarcimento per l'ingiustizia subita, che la Corte di appello di Genova, con decisione definitiva, ha stabilito in quasi 4 milioni di euro, condannando il ministero dell'Economia a pagare. La vittima è un imprenditore di Nova Milanese, Daniele Barillà, detenuto perché scambiato per un trafficante di cocaina.

Barilla è stato successivamente prosciolto in sede di revisione del processo. Nell'istanza di riparazione di errore giudiziario, promossa davanti alla Corte di appello di Genova, Barillà, assistito dall'avvocato genovese Mauro Ferrando, aveva chiesto un risarcimento di 6 milioni e 200mila euro.

L'imprenditore, già titolare di un negozio di articoli elettrici, era stato arrestato nel febbraio del '92 a Milano dai carabinieri del Ros di Genova, guidati dall'allora capitano Michele Riccio (poi arrestato con l'accusa di pagare i confidenti con la cocaina).

Secondo quanto accertato in sede di revisione del processo, i militari lo avevano scambiato con un trafficante di droga che viaggiava su di una macchina identica alla sua, una Fiat Tipo rossa. Barillà era stato condannato a 15 anni con sentenza definitiva. Dopo l'arresto di Riccio nel '97, però, la Corte d'appello genovese aveva accettato l'istanza di revisione proposta da Barillà. Nel luglio '99 l'imprenditore era stato assolto e scarcerato.

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