"SPERIAMO SIA MASCHIO"

La vedova di Bovolenta incinta del quinto figlio: "Speriamo sia maschio, non si chiamerà Vigor"

Francesca Lisi annuncia di essere entrata nella dodicesima settimana. Il 24 marzo la morte improvvisa del pallavolista

08 Mag 2012 - 12:12
 © Ansa

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E' incinta del quinto figlio Federica Lisi, 35 anni, la vedova di Vigor Bovolenta, il campione di pallavolo stroncato da un malore il 24 marzo al palasport di Macerata mentre giocava una partita di B2 con la sua Softer Forlì. "Spero con tutto il cuore - dice Federica al resto del Carlino - che sia un maschio ma non lo chiamerò Vigor, lui vive già in ognuno dei suoi figli".

"Sto uscendo adesso dalla dodicesima settimana di gravidanza - ha raccontato -. Spero con tutto il cuore che sia un maschio, anche se ancora è presto per saperlo". Il più grande dei quali, Alessandro, che ha quasi otto anni, sceglierà il nome del fratellino o della sorellina: "Inizierà comunque con la lettera 'A', come tutti i nostri figli - spiega Federica -. E' una cosa che mi porto dietro dalla mia famiglia: i nostri nomi iniziano tutti con la 'F', con Vigor abbiamo deciso di fare la stessa cosa. Dopo Alessandro è arrivata Arianna, era il nome che avevamo scelto se il primo fosse stato una femmina".

"Arianna ha quattro anni, le gemelline Aurora e Angelica un anno e quattro mesi". Alessandro ha già debuttato in azzurro: al Bovo Day che si è tenuto a Ravenna, il ct Berruto l'ha mandato in campo per la battuta finale, con la Nazionale, contro la squadra degli amici del padre. Ha fatto punto ed è stato abbracciato e lanciato in aria dagli azzurri, tutti fratelli maggiori per un giorno.

Federica assunta dalla Federvolley
E pochi giorni fa il Consiglio federale della Fipav aveva deliberato l'assunzione a tempo indeterminato di Federica. Con questo gesto - si legge in una nota della Fipav - "la Federazione Italiana Pallavolo ha voluto manifestare concretamente la vicinanza a Federica e ai suoi quattro bambini". "Pur consapevole che questo non allevierà il dolore per la scomparsa di uno dei suoi 'figli' - prosegue il comunicato del Consiglio Federale - la Fipav ritiene che un posto di lavoro in questo momento possa rappresentare un sostegno reale in grado di permettere a Federica e ai suoi bambini di affrontare le difficoltà della vita quotidiana con una maggiore tranquillità".