sguardo al futuro

Costa Concordia, Giampedroni aTgcom24Ora sto bene, grazie a chi mi ha salvato

Durante il naufragio ero a testa in giù ma mi sono salvato. Ora voglio tornare in mare

01 Feb 2012 - 13:25
 © Ansa

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"Ora sto veramente bene. Adesso devo fare riabilitazione ma sto bene". Queste le parole del Capo commissario di bordo della Nave Costa Concordia Manrico Giampedroni a Tgcom24, appena dimesso dall’ospedale di Grosseto. "Di quei momenti nella pancia della nave ricordo di essere finito nel ristorante Milano, mentre cercavo di mettere in salvo delle persone. Si è aperta una porta al rovescio e sono precipitato", racconta.

"Ho trovato un panino e una coca cola che galleggiavano. Li ho presi e almeno ho mangiato qualcosa", racconta ancora. "Mi sono mosso e sono riuscito a cambiare tre o quattro posizioni, avevo però il piede che andava da una parte all’altra, c’erano sedie, tavoli, non riuscivo a muovermi bene".

Tanto coraggio e forza d'animo per superare quella situazione disperata. "Per richiamare i soccorsi - ricorda Giampedroni a Tgcom24 - ho utilizzato una padella per fare rumore. Dai finestroni vedevo i mezzi di soccorso intorno alla nave e cercavo di urlare. Quando ho visto il primo vigile del fuoco l’ho abbracciato. Quei ragazzi sono stati eccezionali, in tre ore ero fuori da lì. Ho chiamato subito mia moglie e mia madre. Passati i tempi tecnici, il mio desiderio più grande è di tornare a lavorare per Costa Crociere".

Difficile per Giampedroni, ricostruire chi c'era inplancia della Costa Concordia la sera del naufragio: ''Era buio,si vedevano bene solo gli strumenti di bordo'', ricordaaggiungendo di esser stato convocato proprio in occasione delpassaggio ravvicinato all'Isola del Giglio. Ma della presenza diuna donna si ricorda, una che non ha riconosciuto, ha dettorispondendo ad una domanda dei cronisti che gli hanno chiestodella ragazza moldava vista insieme al comandante FrancescoSchettino.

Non vi eravate accorti di essere troppo vicini all'Isola delGiglio? ''Non sono un comandante, ma evidentemente chi in quelmomento era al comando forse era distratto''. Di confusione inplancia in quel delicato momento aveva parlato anche uno degliufficiali, Silvia Coronika. ''Non so - ha risposto Giampedroni -lei non mi ha mai detto ne' buongiorno ne' buonasera''.

Dopo l'urto, ricorda Giampedroni, ha capito che la nave sistava allagando. ''Con la compagnia ho avuto diverse telefonate- ha aggiunto il commissario di bordo - poiché ci chiedevanoquale fosse la situazione. Ma non - ha detto rispondendo ad unadomanda - con il fleet crisis coordinator Roberto Ferrarini''.

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