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Nave s'incaglia al Giglio: 3 morti e decine dispersi,fermato comandante

I feriti sarebbero una quarantina. A bordo dellʼimbarcazione oltre 4mila persone. Il sindaco di Orbetello a Tgcom24: "Pronti al peggio" Numero verde per assistenza ai familiari delle persone imbarcate su Costa Concordia 848-505050

Afp

La nave da crociera Costa Concordia, ha urtato uno scoglio di Punta Gabbianara, non lontana dall'Isola del Giglio.

L'imbarcazione era partita alle 19 da Civitavecchia per un Giro del Mediterraneo e diretta a Savona. I 4. 229 passeggeri a bordo sono stati soccorsi. Sul posto sono intervenute unità della Guardia costiera per l'evacuazione. Secondo la Capitaneria di porto, ci sono 3 morti (due turisti francesi e un peruviano) e decine di dispersi.

A terra i due superstiti
Sono arrivati a terra all'isola del Giglio i passeggeri ritrovati vivi in serata a bordo della Costa Concordia incagliata, all'interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall'imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.

Raggiunti i due superstiti
I vigili del fuoco hanno raggiunto le due persone ancora vive all'interno della Costa Concordia. Si tratta di due asiatici che si trovavano nella cabina 838. A un primo esame, sembra che i due stiano bene. I pompieri li stanno portando all'esterno.

Due persone vive a bordo
Due sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia sarebbero stati individuati dai vigili del fuoco all'interno della nave. I due, un uomo e una donna, hanno risposto ai soccorritori ma non sono ancora stati raggiunti. Secondo quanto si apprende, sarebbero due ponti al di sotto di dove sono ora i vigili del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale).

Sospese le ricerche dei sommozzatori
Sono state sospese le ricognizioni subacquee dei sommozzatori intorno alla nave Costa Concordia. L'oscurita' non permette piu' ai sub di lavorare in sicurezza. Le operazioni riprenderanno domani con le prime luci dell'alba. Ancora da verificare se vi siano persone nei locali interni, cabine comprese, che si trovano nella parte sommersa della nave. I sommozzatori, spiega la Capitaneria di porto di Livorno, hanno eseguito 'sopralluoghi' in apnea in tutte le parti esterne della nave, con esito negativo, registrando diversi video.

Manovra maldestra del comandante
Il comandante della Costa Consordia "si è avvicinato molto maldestramente all'Isola del Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti". Lo ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio.

"Concordia" sotto sequestro
E' stata posta sotto sequestro la nave Costa Concordia, così come la scatola nera che ha registrato le comunicazioni con la capitaneria di porto di Livorno. L'impatto sullo scoglio è avvenuto alle 21:45 di ieri "ma - ha detto il procuratore Francesco Verusio - non è stata avvertita subito la capitaneria".

L'armatore: "Non in grado di dare risposte"

"Non siamo in grado di dare risposta a tutte le domande perché le autorità competenti con la nostra fattiva collaborazione stanno cercando di accertare le ragioni di questo incidente". Lo si legge nella dichiarazione del direttore generale di Costa Crociere, Gianni Onorato.

Capitaneria Livorno: "Ad appello mancano in 40"
La differenza tra le persone rintracciate a terra e il numero della lista passeggeri della Costa si attesterebbe intorno alle 40 unità. Lo conferma il portavoce della Capitaneria di Livorno, Emilio De Santos, secondo cui non è possibile parlare ancora di dispersi perché potrebbe essero non "registrati" al loro arrivo a terra.

Comandante accusato anche di abbandono nave
I reati contestati al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che è in stato di fermo, e al primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio, sono omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave mentre c'erano ancora molti passeggeri da trarre in salvo.

Per Guardia Costiera 60-70 dispersi
Secondo il comandante Cosimo Nicastro, del Comando generale della Guardia costiera, nel naufragio della nave da crociera Costa Concordia "mancano ancora all'appello dalle 60 alle 70 persone". Nicastro ha sottolineato che tuttavia non si tratta di un "conteggio definitivo" dei dispersi e che i sommozzatori devono ancora ispezionare la parte della nave sommersa. Nicastro ha smentito le voci che parlano di 40 morti.

Indagato anche primo ufficiale in plancia
Oltre al comandante in stato di fermo è indagato anche il primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio. Lo riferiscono ambienti investigativi.

Fermato il comandante
Francesco Schettino, comandante della nave Costa Concordia, naufragata davanti all'isola del Giglio, è stato posto in stato di fermo. Lo conferma il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, che lo sta interrogando da alcune ore. Schettino, 52 anni, di Meta di Sorrento, sarebbe accusato di aver abbandonato l'imbarcazione.

Comandante alla madre: "E' successa una tragedia"
Il comandante della nave, Francesco Schettino, 52 anni, ha chiamato mamma Rosa, un signora di ottanta anni, alle 5 di mattina: "Mamma è successa una tragedia. Ma stai tranquilla, ho cercato di salvare i passeggeri. Per un pò non vi potrò telefonare. Ma state tranquilli". Poi l'uomo ha parlato con il fratello Salvatore, anche lui marittimo. E gli ha spiegato cosa era successo. Lo racconta Giulia Schettino, la sorella del comandante.

La sorella: "Franco è responsabile"
"Siamo da stamane - dice la sorella del comandante - con la televisione accesa. Sono queste le uniche notizie che al momento abbiamo". La famiglia ha ricevuto tante telefonate dai comandanti della Costiera sorrentina a quanti hanno lavorato in questi anni con Francesco. "Tranquilli - ci hanno detto - Franco è una persona pignola, un grande comandante, e quello che ha dichiarato corrisponde alla verità". "Siamo tutti qui - conclude Giulia - mio fratello, sua moglie, la moglie di Franco e sua figlia, aspettiamo che lui ci chiami. E devo dire che sentire alcune riflessioni poco gentili ci ha fatto molto male. Conosciamo la serietà e la responsabilità di Franco e le assicuro che non è stata superficialità".

Trovata la scatola nera

Intanto è stata trovata la scatola nera della nave che potrebbe fornire preziose informazioni sul tragico evento. Lo riferisce Tgcom24.

I sommozzatori cercano altre vittime
I sommozzatori stanno ancora scandagliando la parte della nave inabissata nel timore che alcuni dei dispersi siano rimasti intrappolati all'interno.

Chi erano le tre vittime
I due turisti francesi deceduti a bordo della Costa Concordia si chiamavano Francis Servel e Jean Pierre Micheaud, mentre il membro dell'equipaggio morto era Thomas Alberto Costilla Mendoza, di nazionalità peruviana.

Concordia messa in sicurezza
La nave è stata "messa in sicurezza per evitare fuoruscite di sostanze inquinanti". Lo assicura il ministero delle Infrastrutture.

Ministero Infrastrutture apre inchiesta
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in stretto raccordo con il comando generale della Capitaneria di porto, ha avviato un'indagine ministeriale per accertare le dinamiche ed eventuali responsabilità dell'incidente. Lo comunica una nota del Ministero.

Sindaco Orbetello: "Ci saranno altre vittime"
Per Monica Paffetti, sindaco di Orbetello, il bilancio della tragedia del Giglio non è ancora chiuso. "Siamo in attesa di ulteriori verifiche ma siamo ritenuti a credere che sicuramente ci saranno altre vittime" dichiara ai microfoni di Tgcom24.

Esperto: "Avaria o errore tecnico, strano che nave fosse lì"
Un comandante di lungo corso che chiede di mantenere l'anonimato ipotizza: "O è avvenuto un black out, che ha fatto andare in tilt gli strumenti di navigazione, che sono molto sofisticati oppure c'è stato un errore di valutazione. Ma è tutto molto strano, il comandante è una persona molto esperta". Poi, "la rotta da Civitavecchia a Savona passa lontano dall'Isola del Giglio. Nella navigazione commerciale tradizionale l'Isola del Giglio viene lasciata a dritta. Se si passa all'interno, ci deve essere un motivo specifico, un'avaria o la volontà di osservare la costa dal quel lato" aggiunge. Leggi l'articolo

Da Savona mobilitati 200 soccorritori
Una squadra di oltre 200 persone tra personale della Croce Rossa e del 118, della protezione civile, di Guardia di finanza, Capitaneria di porto, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e vigili urbani è mobilitata al Palacrociere di Savona nelle operazioni di emergenza per assistere i naufraghi. Al terminal della Vecchia Darsena è allestito il centro di primo soccorso. Una trentina i pullman finora giunti con a bordo i naufraghi.

Sentiti dalla procura i membri dell'equipaggio
Il procuratore di Grosseto che indaga sull'incidente della nave da crociera Costa Concordia, nelle acque antistanti l'isola del Giglio, sta raccogliendo elementi per capire le origini del disastro che ha portato alla morte di tre persone e a decine di dispersi. "Stiamo sentendo tutti i membri dell'equipaggio che ci possono aiutare a capire quanto accaduto" ha detto dalla caserma dei carabinieri di Orbetello.

Il cuoco della nave ferito gravemente

Fra i feriti, il più grave sarebbe il cuoco della Costa Concordia, originario del Bangladesh. L'uomo è stato operato alla colonna vertebrale all'ospedale Le Scotte di Siena. Le sue condizioni secondo fonti dell'ospedale restano gravi. Nel naufragio il cuoco ha riportato anche altre fratture.

Morti due turisti francesi e un peruviano

Sono due turisti francesi e un peruviano, membro dell'equipaggio, i tre uomini morti nell'incidente della Costa Concordia. I corpi si trovano all'obitorio di Orbetello e la Procura ha disposto l'autopsia. Secondo i primi esami medici sarebbero annegati.

In calo il numero dei dispersi
"Il dato sulle persone da rintracciare, facendo i controlli incrociati tra lista di passeggeri ed equipaggio e i soccorsi poi identificati, e' in continua evoluzione e in calo. Ad esempio sono state ritrovate quattro persone americane: erano ospiti all'Isola del Giglio, da una persona che li aveva soccorsi". Lo ha spiegato il prefetto di Grosseto Giuseppe Libari. ''Questa ricerca porta a porta è necessaria - ha aggiunto il prefetto -: la generosità della popolazione del Giglio è stata grande".

In azione tecnici olandesi per svuotare serbatoi

Sono già arrivati in Toscana tecnici specializzati dall'Olanda "per debunkerare, cioè aspirare dalla nave Costa Concordia il carburante presente nei serbatoi" così da scongiurare un danno ambientale. Lo ha riferito a Porto Santo Stefano il dg Gianni Onorato Costa Crociere.

Comandante: "Roccia non segnalata"
"Mentre navigavamo ad andatura turistica abbiamo impattato uno sperone di roccia che non era segnalato. Secondo la carta nautica, doveva esserci acqua a sufficienza sotto di noi": è quanto ha detto il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, intervistato da Tgcom24. Il comandante ha inoltre sottolineato che gli uomini dell'equipaggio "sono stati gli ultimi ad abbandonare l'imbarcazione, assicurandosi prima di salvare i passeggeri".

Navigazione dopo urto, poi cambio rotta
L'urto contro lo scoglio che ha squarciato la chiglia della Costa Concordia è avvenuto probabilmente alcune miglia prima dell'isola del Giglio. Lo rivela l'agenzia Ansa, da fonti investigative. La nave, pur imbarcando acqua, avrebbe proseguito la navigazione e solo successivamente avrebbe invertito rotta puntando verso il porticciolo Giglio.

Capitano: "Costa Concordia su rotta consentita"
La nave Costa Concordia viaggiava su una rotta turistica consentita. E' quanto avrebbe detto il comandante della nave.

Rintracciati sedici dispersi

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all'elenco delle persone disperse andrebbero spuntati sedici nomi: sarebbero i passeggeri della Costa Concordia soccorsi e portati a Orbetello con un elicottero e che in un primo momento non erano stati conteggiati fra le persone portate già in salvo.

Una quarantina i feriti, due gravi

Sarebbero una quarantina le persone attualmente ricoverate negli ospedali di Grosseto, Orbetello e qualcuno a Tarquinia (Viterbo). Due sarebbero arrivati al pronto soccorso di Grosseto in condizioni gravi, uno con un trauma cranico e uno con un trauma spinale: quest'ultimo è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Le Scotte di Siena.

Procura: "Inchiesta per naufragio, disastro e omicidio colposo"
Naufragio, disastro e omicidio colposo: questi i tre reati ipotizzati, al momento, dell'inchiesta aperta dal procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. Ad ora non ci sono ancora indagati, "dobbiamo verificare chi era al comando della nave, dove si trovava il comandante e capire le cause", ha spiegato il procuratore.

Rotta sbagliata, cause da chiarire
La Costa Concordia stava seguendo una "rotta sbagliata, non doveva trovarsi nel punto dove ha impattato lo scoglio". Lo riferisce all'agenzia Ansa una fonte vicina all'inchiesta tecnica avviata per chiarire le cause dell'incidente. "Se questo sia avvenuto per un errore umano, per un guasto ai dispositivi di bordo o per la concomitanza di entrambe le cause - ha detto la stessa fonte - dovrà essere accertato dalle indagini appena avviate". Dello stesso avviso il sindaco dell'Isola che ha sottolineato come "la nave era a 200 metri dall'imboccatura del porto", quindi troppo vicina, rispetto alla rotta usuale delle navi da crociera.

Vigili del fuoco: "Falle su entrambi i lati dello scafo"
Sullo scafo della Costa Concordia ci sono falle da entrambi i lati. E' quanto avrebbero accertato i Vigili del fuoco in un primo sopralluogo, secondo quanto ha riferito il comandante dei Vigili del fuoco di Grosseto, Ennio Aquilino. In mare sono finite 100-150 persone recuperate dai soccorritori,anche una vittima.

Mancano 70 persone all'appello
Sono una settantina le persone che mancano all'appello tra i 4.229 che erano a bordo della Costa Concordia. E' quanto si ricava dai dati forniti dalle relazioni esterne del Comando generale della Capitaneria di porto, secondo cui sono state censite a Porto S. Stefano 4.165 persone. "Abbiamo rintracciati al momento 4165 persone - spiega il prefetto di Grosseto -. C'è una differenza di circa 70 persone ma stiamo facendo una ricerca, praticamente porta a porta al Giglio". 

Arrivati i primi naufraghi a Savona
I primi pullman con a bordo i primi dei 1.500 naufraghi della Costa Concordia che sarebbero dovuto sbarcare a Savona sono arrivati al Palacrociere del porto della città ligure, scortati dalle auto della polizia. I naufraghi verranno ospitati al terminal crociere, che è stato chiuso al pubblico.

Costa Concordia, il cordoglio di Napolitano
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "è in contatto con il Prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, al quale ha chiesto di rappresentare i sentimenti di cordoglio e di solidarietà ai familiari delle vittime, di augurio di pronta guarigione ai feriti, di vicinanza a quanti hanno vissuto la terribile esperienza del naufragio". Il Capo dello Stato ha espresso "sentimenti di vivo apprezzamento e di partecipazione alla intensa, difficile opera di soccorso che sta impegnando le strutture della sicurezza in mare e della protezione civile, nonché di gratitudine alla Toscana e alla comunità dell'Isola del Giglio per l'alto senso di solidarietà, anche nell'accoglienza ai naufraghi".

Difficile l'identificazione dei tre morti
Non sono ancora stati identificati i cadaveri dei tre uomini morti nel naufragio della nave Costa Concordia. Le tre salme sono all'obitorio di Orbetello per gli esami medico legali. Essendo privi di documenti e non essendoci richieste di riconoscimento da parte dei familiari o di un compagno di viaggio, la loro identità rimane al momento ignota. La causa di morte stabilita dai primi accertamenti è per annegamento.

Concordia anziché 5 era a un solo miglio dalla costa

Doveva passare a 5 miglia dalla costa, secondo quanto prevedono le misure di sicurezza nel tratto interessato, la nave Costa Concordia, che si è incagliata sugli scogli all'Isola del Giglio (Grosseto). La nave invece, per motivi che dovranno essere appurati, sarebbe passata a solo 1 miglio dalla costa dell'isola toscana. Sulle cause dell'incidente è stata aperta un'inchiesta amministratativa dalla Capitaneria di porto, che in queste ore sta interrogando il comandante della Concordia per ricostruire le fasi dell'incidente e risalire alle cause.

La nave ha strappato lo scoglio

Nell'urto violentissimo con il fondale marino, la nave Concordia, naufragata ieri sera al Giglio, ha letteralmente strappato uno scoglio, che è rimasto conficcato nello squarcio apertosi sulla carena della nave. Secondo una prima e non completa ricostruzione dell'incidente, la nave avrebbe urtato tra le 21,20 e le 21,40 un gruppo di scogli denominato "le Scole" che si trovano a circa 500 metri alla destra del porto guardando la terraferma.

Interrogatorio al comandante, errore umano o avaria?
E' in corso negli uffici della Capitaneria di porto dell'Isola del Giglio l'interrogatorio del comandante Costa Concordia, la nave naufragata ieri sera al largo dell'Isola. Il comandante dovrà ricostruire le fasi dell'incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato così tanto alla costa.

Sindaco: "Tragedia apocalittica, mobilitata una popolazione"
Una tragedia di dimensioni apocalittiche che si è verificata di fronte alla nostra Isola e che ci ha messi duramente alla prova segnandoci profondamente. Il primo pensiero va alle vittime di questa assurda sciagura". Così il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli interviene sull'incidente che nella notte ha riguardato la nave da crociera Costa Concordia che si è incagliata davanti al porto del Giglio.

"Un fatto imprevedibile e imprevisto - ha aggiunto - che ci ha interessati e che ha trovato, nella disgrazia, una risposta forte e la solidarietà di tutti i gigliesi che ringrazio e che si sono adoperati per tutta la notte, senza un attimo di sosta, per prestare i primi soccorsi. Sono stati messi a disposizione dei soccorsi i traghetti di linea, imbarcazioni private, sono state aperte case, scuole, le strutture comunali, chiese e coperte per la prima accoglienza".

Oltre 3mila persone già trasferite
Delle oltre 4.200 persone che erano a bordo della nave Costa Concordia 3179 sono già state trasferite dall'isola del Giglio al continente, con traghetti Toremar e Mare Giglio che collegano l'isola a Porto Santo Stefano. Per i rimanenti si sta ancora operando. E' quanto spiega la Provincia di Grosseto.

"La nave ha urtato uno scoglio"
"Non può esservi dubbio: la nave ha preso uno scoglio. Le indagini dovranno stabilire perché: può essersi trattato di errore umano o di avaria degli apparati elettronici". E' quanto ha detto all'Ansaun esperto di navigazione che si trova nell'area dell'incidente e che ha sommariamente ispezionato da sottobordo la Costa Concordia.

In 600 trasferiti a Fiumicino
Circa 600 passeggeri dopo essere stati tratti in salvo stanno raggiungendo in pullman due alberghi, l'Hilton e il Marriott, vicino all'aeroporto di Fiumicino. Da qui riprenderanno il viaggio in aereo per tornare nelle loro città di origine.

Vice sindaco Giglio: "Terminate scorte di farmaci"
Sindaco e amministratori dell'Isola del Giglio mobilitati nella catena umana per soccorrere i passeggeri della nave affondata nella notte. Ora c'è l'emergenza farmaci: "Abbiamo terminato le scorte", dice il vice sindaco Mario Pellegrini.

La nave sta affondando
E' sempre piu' inclinata la nave Costa Concordia che è inclinata di oltre 90 gradi e si sta inabissando. Questo, spiegano i soccorritori, rende più difficili le operazioni di ricerca di eventuali dispersi a bordo della Costa Concordia. "E' una corsa contro il tempo", viene spiegato dai soccorritori.

La capitaneria apre un'inchiesta sul disastro
E' già stata avviata un'inchiesta amministrativa sulle cause dell'incidente in mare che ha coinvolto la Costa Concordia e anche sul soccorso ai passeggeri da parte dell'equipaggio. Lo rende noto la capitaneria di porto di Livorno, che sta coordinando le operazioni in mare in soccorso alla nave. Già acquisiti tracciati e orari.

Tre morti per annegamento
Morte per annegamento: questa, secondo fonti sanitarie, è la causa del decesso dei tre uomini i cui cadaveri si trovano ora nell'obitorio dell'ospedale di Orbetello. Sulle salme sono in corso accertamenti medico legali. Molti passeggeri si sono gettati in mare dopo l'incidente per salvarsi.

Prefetto: "I morti sono tre"
Sono 3 e non 6 le persone morte e 14 i feriti nell'incidente che ha coinvolto la nave Costa Concordia. Lo ha detto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi: "Sono 3 i morti accertati" ha detto, spiegando che inizialmente, nella concitazione dei soccorsi stanotte, le notizie arrivate parlavano di un bilancio di 6 morti.

Vigili del fuoco liberano 60 passeggeri
Circa 60 persone a bordo della nave della Costa Crociere che ha fatto naufragio a largo del Giglio sono state liberate dai Vigili del Fuoco in una parte della stessa nave dove erano rimaste intrappolate. I sessanta erano in ponti della nave Concordia non rimasti sommersi dall'acqua. Tuttavia queste decine di passeggeri non sono riuscite a scappare con gli altri perche' ogni via di fuga era bloccata.

Il comandante a cena durante l'incidente
"Eravamo partiti da Civitavecchia da due ore e mezza ed eravamo tutti a cena quindi vestiti in maniera elegante, in quanto era la prima cena alla quale ha partecipato anche il comandante. Ad un certo punto abbiamo sentito un boato al quale è seguito un black out". E' il racconto dell'incidente sulla nave Costa Concordia fatto dalla giornalista Mara Parmegiani Alfonsi, imbarcata sulla nave per seguire un evento moda.

Nave inclinata di 80 gradi, squarcio di 70 metri
Uno squarcio lungo almeno 70 metri sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta così la Concordia. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave è a ridosso degli scogli.

Una decina di persone disperse
Ore dopo il naufragio della nave della Costa Crociere a largo dell'isola del Giglio si stanno cercando passeggeri dispersi. Potrebbero essere una decina, secondo quanto si è appreso, e non è escluso che qualcuno possa essere rimasto intrappolato nella nave. Poichè ci sono state parecchie persone che si sono gettate in acqua al momento dell'incidente, si cercano dispersi anche in mare. Le ricerche vengono fatte con l'ausilio di elicotteri e natanti.

In corso ispezione a bordo
Una squadra composta da uomini della Guardia Costiera e dei Vigili del fuoco sta compiendo un'ispezione accurata a bordo della nave Costa Concordia per accertare che tutte le persone che erano a bordo siano state evacuate. Venti persone a bordo della Concordia non potevano in alcun modo essere trasferite a bordo delle scialuppe e sono state salvate con un elicottero della Guardia Costiera.

"Ci sarebbero almeno sei morti"
Il bilancio del naufragio della Costa Concordia conta al momento sei vittime accertate. Vi sarebbero una trentina di persone ferite: una quindicina di contusi, altrettanti in "codice giallo", e due gravi. Intanto, il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, ha riferito che la prima persona deceduta era un uomo tra i 65 e i 70 anni. Potrebbe essere stato vittima di un malore, o non aver retto al freddo del mare e della notte.

Quattro i dispersi
Stando ad alcune indiscrezioni ci sarebbero anche dei dispersi tra i passeggeri della nave. La confusione è tanta ma mancherebbero all'appello almeno in quattro che potrebbero essere finiti in mare durante i soccorsi.

L'armatore: "Siamo Sconvolti"
Una "tragedia che sconvolge". Costa Crociere definisce così l'incidente avvenuto nella notte a Costa Concordia. "Il primo pensiero - si legge in una nota diffusa dalla compagnia genovese - va alle vittime: vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro famigliari e amici". In una nota l'azienda ringrazia anche le autorità e i cittadini dell'isola dell'arcipelago toscano "che si sono prodigate - si legge - nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e all'equipaggio".

Alcuni passeggeri soccorsi in mare
Qualche passeggero della nave Costa Concordia si è buttato o è caduto in mare. "Stiamo procedendo al recupero", ha detto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi che coordina la sala situazioni della protezione civile. Il prefetto ha anche spiegato di aver chiesto l'elenco dei passeggeri all'armatore. 

Posizione complica l'evacuazione
Si complica l'evacuazione degli ultimi passeggeri a bordo della Costa Concordia. Lo rende noto la compagnia della nave che si è incagliata in una secca nei pressi dell'Isola del Giglio. ''Le operazioni di evacuazione sono state effettuate prontamente - informa Costa Crociere - ma la posizione della nave, diventando piu' difficoltosa, sta complicando le ultime operazioni di sbarco''.(

Emergenza all'Isola del Giglio
''Siamo in piena emergenza'': a dirlo e' il sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, che si sta preparando ad accogliere i circa 4.000 passeggeri della Costa Concordia che stanno lasciando la nave in avaria nelle acque dell'isola.

Il parroco apre la chiesa ai naufraghi
I primi naufraghi giunti al Giglio sono stati ospitati all'interno della chiesa di San Lorenzo e Massimiliano, che il parroco ha aperto per l'occasione, in mancanza di altri ripari immediatamente disponibili. La gente vi si e' accampata alla bell'e meglio appena scesa dalle scialuppe, donne in abiti eleganti con le scarpe con i tacchi in mano appoggiate ai confessionali, bambini impauriti e assonnati sdraiati sui banchi. Il trasbordo e' ormai quasi completato, ma l'isola del Giglio e' troppo piccola per dare ospitalita' a 4.200 persone spuntate improvvisamente dal mare. La Regione Toscana ha subito attivato un piano di soccorsi. Gli ex passeggeri della Concordia saranno trasportati per mezzo di traghetti a Porto S. Stefano

Testimoni: "Un boato, poi il black out"
''Stavamo cenando quando e' andata via la luce, abbiamo sentito un colpo e un boato, e le stoviglie sono cadute per terra''. Comincia cosi' il racconto di Luciano Castro, uno dei testimoni dell'incidente occorso questa sera alla nave Costa Concordia incagliata al largo dell'isola del Giglio, i cui passeggeri, al momento, sono in viaggio verso terra a bordo delle scialuppe di salvataggio. Primo spavento verso le 21.30, un paio d'ore dopo la partenza da Civitavecchia. Nel salone ristorante una donna incinta grida, qualche bimbo piange. Poi torna la corrente e il comandante comunica che c'e' stato un guasto al generatore elettrico, e che si provvedera' ad aggiustarlo in fretta.

Qualcuno pero', si accorge che la nave si e' inclinata, ''strano per un guasto elettrico'', e il bicchiere non sta piu' dritto sul tavolo. Si attendono altre comunicazioni. Arriva l'invito ad indossare i salvagente e concentrarsi sul ponte, davanti alle scialuppe. ''Solo una misura preventiva'' - rassicura l'equipaggio, sempre secondo i testimoni - ma sulla nave, su cui viaggiano numerose famiglie con bambini, comincia a spargersi una certa preoccupazione. Infine, si ode il segnale di abbandono nave, 7 squilli brevi e uno lungo, si calano le scialuppe, mentre ancora si parla solo di guasto elettrico, e l' allarme aumenta, anche se la compagnia rassicura dicendo che non c'e' alcun pericolo.

In effetti, almeno finora, non si ha notizie di feriti, ne' di contusi. Alla fine arriva la conferma che la nave si e' incagliata e che sta imbarcando acqua. Qualche spintone per salire sulle scialuppe sovraffollate, pianti e grida. ''Scene da Titanic'', commenta Mara Parmegiani, giornalista, come Castro, e anche lei per caso tra i crocieristi della Concordia. ''Si era capito subito che la nave aveva urtato qualcosa - sottolinea - altro che guasto elettrico!''. Molti ora sono gia' a terra, mentre il trasbordo continua e, all'orizzonte, si intravede la nave ormai quasi coricata sulla secca.