SULLA TOMBA DELLE VITTIME

Novi Ligure, Omar: "Chiedere perdono davanti alle tombe è stata una liberazione"

In collegamento telefonico con Tgcom24: "Non ho interesse ad incontrare Erika, dico solo che non deve attribuirmi colpe ma deve anche lei assumersi le sue responsabilità"

29 Nov 2011 - 20:29
 © Da video

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"Sono andato al cimitero per pregare, non avevo mai avuto la forza di farlo prima". Queste le parole di Omar Favaro, in collegamento telefonico a Tgcom24. "Ci tornerò e spero di essere più tranquillo, chiedere perdono davanti alle tombe è stata una liberazione per me, mi ha fatto star meglio - ha aggiunto -. Non ho interesse ad incontrare Erika, dico solo che non deve attribuirmi colpe ma deve anche lei assumersi le sue responsabilità".

"Ho pregato e ho chiesto perdono, in questo trovo la forza di andare avanti. Non spetta a me dire se merito o meno perdono, soprattutto chiedo il perdono del padre di Erika, anche se so che non sarà facile - ha proseguito Omar -. Ho pensato di andare da lui di persona ma non ho ancora la forza di guardarlo negli occhi, forse gli scriverò, ma è difficile, perché forse leggendo il mio nome non leggerà nemmeno la lettera ma la strapperà".

"Spero che Erika abbia lavorato su se stessa, la vita fuori non è facile ma si può affrontare tutto assumendosi le proprie responsabilità e capire perché abbiamo fatto quel che abbiamo fatto", ha poi aggiunto.

"Sono ancora disoccupato e cerco ogni giorno, c’è crisi ma per me è ancora più difficile, perché quando sentono il mio nome si spaventano tutti", ha concluso Omar.

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