Un anno di operazioni dei Nuclei carabinieri delle politiche agricole
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Oltre 2.537 aziende controllate, illeciti contributi comunitari per oltre 23 milioni di euro, 15mila tonnellate di prodotti alimentari sequestrati, 337 milioni di conti correnti e altri beni sottratti al circuito illegale. Sono i numeri delle operazioni eseguite dai Nuclei antifrodi dei carabinieri delle politiche agricole e alimentari negli ultimi dodici mesi, tra settembre 2010 e settembre 2011.
Un bilancio che comprende, tra le altre, anche le operazioni "Olio deodorato", che ha portato al sequestro di oltre 9mila litri di olio proveniente da Spagna e Grecia, che è stato venduto come olio extravergina di oliva, e l'operazione "Falso Dop-biolobico", che ha permesso di sequestrare oltre un milione e 950mila chilogrammi di pomodori pelati, falsamente indicati come prodotti Dop o biologici.
L'occasione per illustrare le linee d'azione dei carabinieri alimentari è stata data dall'ottava edizione del rapporto sulla sicurezza alimentare "Italia a tavola 2011", alla Sala Capranichetta di Roma. Oltre alla presentazione dell'azione passata, è stato anche presentato il piano per la lotta alla contraffazione.
Tra le proposte figurano l'adozione di una convenzione internazionale contro la contraffazione e la falsa evocazione dei prodotti agroalimentari per garantire una tutela penale internazionale dei marchi di qualità; la divulgazione del numero verde anticontraffazione 800.020.320 per incentivare le segnalazioni e sensibilizzare i cittadini; l'attivazione di una banca-dati sulla contraffazione dei prodotti agroalimentari alimentata anche dai consorzi di tutela, dalle associazioni di produttori, dagli organismi di controllo e dalle forze di polizia estere.
Secondo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Swg i Nuclei antifrodi dei carabinieri in un anno hanno controllato oltre 2.537 aziende controllate, accertato illeciti per oltre 23 milioni di euro, sequestrato 15.000 tonnellate di prodotti alimentari e sottratto al circuito illegale conti corrente e beni per il valore di 337 milioni.
Le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanzia. Infatti, alla domanda su quali fossero le frodi più gravi, rileva la Coldiretti, il 60 per cento dei cittadini ha indicato quelle alimentari poiché possono avere effetti sulla salute, al secondo posto con il 40 per cento vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26 per cento degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi, che ottiene il 25 per cento. Un atteggiamento - continua Coldiretti - confermato peraltro dall’ultima indagine Eurobarometro secondo la quale gli italiani associano al cibo un rischio potenziale addirittura superiore a quello di un incidente in macchina, dell’essere vittima della criminalità o delle malattie.
“La credibilità conquistata dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita nelle campagne per fare affari”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di “un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Occorre diffidare - ha precisato Marini - delle offerte esagerate come quelle per l’olio di oliva che viene venduto a prezzi stracciati sugli scaffali che non riescono a coprire neanche i costi della raccolta delle olive. In Italia si scoprono le frodi perché si fanno i controlli.”
Gli ottimi risultati dell’attività di controllo svolta dal Corpo Forestale dello Stato e dall’insieme degli altri organismi pubblici e privati garantisce all’Italia una rete nazionale con oltre un milione tra verifiche e ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare all’anno. Una garanzia che ha fatto conquistare nel 2010 all’Italia il primato nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge.
Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione, superando il milione di ettari. L’agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 229 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea, senza contare le 4606 specialità tradizionali censite dalle regioni.