processo dichiarato "estinto"

"App copiata", accordo tra Facebook e una start up milanese

A portare in giudizio la società di Zuckerberg è stata la software house Business Competence. A gennaio, prima dell'intesa, il risarcimento era stato calcolato in 3,8 milioni di euro

02 Apr 2021 - 20:43
 © lapresse

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Dichiarato "estinto" dalla Cassazione, dopo un "accordo transattivo", il processo tra Facebook e una piccola start up milanese, la Business Competence. A portare in giudizio la società di Mark Zuckerberg è stata la software house "microbo" che ha sostenuto che la sua app Faround del 2012 era stata "copiata" pochi mesi dopo dalla app Nearby di Facebook. A gennaio, prima dell'intesa, il risarcimento era stato calcolato in 3,8 milioni di euro.

L'app in questione segnalava, tramite geolocalizzazione, negozi e ristoranti in zona secondo i gusti dell'utente. In particolare, nel decreto depositato dalla Suprema Corte, si rileva che nel 2018 Facebook "ha impugnato la sentenza pubblicata in data 16 aprile 2018 dalla Corte di Appello di  Milano" e che la Business Competence "ha resistito con controricorso".

Il decreto prosegue sottolineando che le società coinvolte hanno "dato atto di aver raggiunto un accordo transattivo che definiva la controversia con integrale compensazione delle spese di lite" e che "hanno rinunciato al ricorso".

A fronte dell'accordo e delle rinunce a proseguire la lite, i giudici hanno accolto il "passo indietro" dal momento che "sussistono le condizioni per la dichiarazione di estinzione del giudizio", poiché l'udienza in Cassazione non era ancora stata fissata. Per questi motivi la Prima sezione civile "dichiara estinto il processo di Cassazione per rinuncia".

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