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Sparatoria davanti a un bar a Pescara, un morto e un ferito grave | L'allarme dato da una dipendente nascosta sotto a un tavolino

Caccia all'aggressore fuggito in moto. "Scappate, scappate stanno sparando a tutti", le urla di chi si trovava casualmente nei paraggi

Momenti di paura a Pescara, per una sparatoria in un bar all'angolo tra Via Ravasco e la Strada Parco, a poca distanza dal centro.

Il bilancio è di un morto e di un ferito colpito al volto. La vittima si chiamava Walter Albi, 66 anni, iscritto all'albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali. L'aggressore, a volto coperto, si è poi dato alla fuga scappando in moto. A lanciare l'allarme una dipendente del bar, che si è nascosta sotto a un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce.

Il fatto è avvenuto in una zona residenziale a poche centinaia di metri dal centro della città, vicino a un parco, e ha tutta l'aria di una esecuzione. Anche il sindaco parla di "un regolamento di conti".

 

"Scappate, scappate stanno sparando a tutti" - Alcuni testimoni parlano di una dinamica brutale e concitata. "Scappate, scappate stanno sparando a tutti". È quanto urlato  da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito su una moto di grossa cilindrata per via Vittorio Veneto. 

 

A Pescara l'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale Piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante.

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