A scuola via le regole Covid: addio a Dad, distanziamento e mascherine
Fine dei doppi turni e degli ingressi scaglionati, a settembre si torna alla normalità. Le disposizioni del Miur e dell'Iss ristabiliscono le regole pre-pandemia
Con il ritorno a scuola a settembre studenti e insegnanti diranno addio alla didattica a distanza, alle mascherine, insomma a tutte le regole Covid che hanno accompagnato i ragazzi in questi ultimi due anni.
Le nuove disposizioni per il rientro in classe prevedono infatti il ritorno al pre-Covid, con il contagio da coronavirus che diventa causa di un'assenza giustificata, esattamente come una normale influenza.
Tornano i doppi banchi - I ragazzi, scrive il "Corriere della Sera", ritroveranno nelle aule i doppi banchi e non dovranno più adeguarsi alle misure a cui si sono dovuti abituare, dal distanziamento agli orari di ingresso e uscita scaglionati, alla ginnastica solo in luoghi aperti e alla cancellazione degli sport di contatto.
Referente e aula Covid uniche misure sopravvissute - In base a quanto ha scritto ai presidi infatti il capo della segreteria del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e a quanto si legge nel documento di Silvio Brusaferro diffuso dall'Istituto superiore di sanità, restano soltanto un referente Covid incaricato di gestire eventuali positivi e l' "aula Covid". Spariscono tutte le altre regole.
Niente più lezioni a distanza dunque per positivi e contatti con positivi, che erano costretti a restare in isolamento in quarantena, seguendo le lezioni da casa secondo la Ddi, la didattica digitale integrata.
In caso di emergenza - Rimane però un'unica, inevitabile raccomandazione: tutte le scuole siano preparate a un'eventuale ondata di Covid che metta nelle condizioni di dover tornare alle mascherine e ai banchi distanziati. La fine dello stato di emergenza oggi significa che la didattica ci fa in classe e che le misure di contenimento devono essere eccezionali e poco impattanti.
Misure per fragili e ragazzi a rischio - I fragili, o i ragazzi più a rischio, dovranno continuare a proteggersi con la mascherina Ffp2, ma dovranno stare a scuola. Si torna alle vecchie regole anche per i professori e il personale non docente non vaccinato: già da aprile queste persone erano tornate al lavoro ma non a contatto con gli studenti, da settembre potranno svolgere le loro abituali mansioni.
Sul tema aerazione, l'Iss e il Miur raccomandano di cambiare aria con frequenza mentre la dotazione di dispositivi di filtraggio dell'aria resta una decisione delle singole scuole.
Sintomi e isolamento - Come ci si regolerà con i ragazzi che stanno poco bene? Con semplice raffreddore o un po' di tosse si potrà restare a classe (consigliata in questo caso la mascherina), me per rimanere a casa servirà febbre oltre i 37 gradi e mezzo o tampone positivo.
Se il Covid dovesse tornare a livelli allarmanti, si procederà per gradi: prima si tornerà alle mascherine, poi al distanziamento di un metro. Sul fronte doppi turni si deciderà con i trasporti pubblici, i sindaci, i prefetti.
Scuola, sciopero contro la Dad in tutta Italia: manifestazioni in 60 città
Da Nord a Sud in 60 città d'Italia, studenti e e docenti sono scesi in piazza per lo "sciopero contro la Didattica a distanza". L'obiettivo delle manifestazioni è quello di chiedere la riapertura in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado, dal nido all'università. La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero nazionale proclamato dai Cobas.
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