Il presidente della Regione De Pascale, oltre a lamentarsi dei tagli statali, ha puntato l'indice sul cosiddetto pendolarismo sanitario da altri territori
di Paolo Scarlata"E io pago", diceva il grande Totò per individuare i destinatari della classica fregatura. Una brutta strada che oggi ci porta in Emilia-Romagna, dove i ticket della Sanità vanno inesorabilmente su. Si arriva a 2 euro e 20 centesimi a ricetta, con punte massime di 4. Va da sé che ad aumentare siano anche i costi delle visite e non solo. Per gli emiliani, però, ai maggiori costi non corrisponde più efficienza. Le liste d’attesa sempre lunghe, i pronto soccorso in affanno, le cure razionate. Il governatore emiliano De Pascale, oltre a lamentarsi dei tagli statali, ha puntato l’indice sul cosiddetto pendolarismo sanitario da altre regioni.