I due rompono il silenzio e, con una lettera pubblica, sottolineano che il tribunale per i minorenni dell'Aquila non è un antagonista
di Ilaria Liberatore"Abbiamo un fine comune: la tutela dei nostri bambini". Così Nathan e Catherine rompono il silenzio e, con una lettera pubblica, sottolineano che il tribunale per i minorenni dell'Aquila non è un antagonista. Si dicono pronti a collaborare, soprattutto, attraverso "la traduzione degli atti del fascicolo del tribunale", come a sottolineare che finora sia stato sottovalutato l'ostacolo linguistico. I coniugi hanno inoltre smentito di essere stati rigidi e intransigenti e di aver rifiutato le abitazioni alternative messe a disposizione da istituzioni e privati.
Il sindaco di Palmoli ha potuto parlare con i nuovi legali della famiglia, tenendo aperta la possibilità della casa, ecologica e gratuita, offerta qualche giorno fa come sistemazione provvisoria.