L'iconica bambola è stata scelta dagli organizzatori per portare un contributo alla lotta contro la violenza di genere. Non la pensano così femministe e sinistra
di Elena TambiniAd Arcore (Monza e Brianza), una quarantina di chilometri da Milano, per parlare di violenza di genere, hanno scelto loro… le Barbie. Ma la mostra, a Villa Borromeo, è già diventata un caso. All'attacco femministe e sinistra, "Questo stereotipo di donna alta bella bionda con gli occhi azzurri, un po' il simbolo della donna oggetto. Questo collegamento con la violenza di genere sembra forzato è proprio alla base della violenza di genere", commenta Carla Giuzzi (Si). Generazioni di bambine, dal 1959 hanno giocato con loro e le Cinquecento Fashion Dolls esposte, secondo il Comune, rappresentano un raffinato percorso storico sui ruoli femminili. Tra chi difende Barbie e chi la processa, le sale di Villa Borromeo continuano a riempirsi. In tanti vengono ad ammirare le 500 fashion dolls, inconsapevoli protagoniste di una polemica che non finirà di certo il 18 gennaio, quando ognuna di loro tornerà nella propria scatola...