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Charlie Hebdo: satira sul terremoto di Amatrice con lasagne e pasta

Sui social network monta lʼindignazione sulla vignetta che il giornale francese ha dedicato al terremoto. La rappresentanza diplomatica prende le distanze, critico il sindaco Pirozzi. Pubblicato anche un secondo disegno: "La mafia ha costruito le case"

La matita di Charlie Hedbo colpisce ancora e centra un'Italia ferita al cuore dal terremoto del 24 agosto.

E' polemica sulla vignetta pubblicata sul numero 1258 del 31 agosto della rivista satirica francese e dedicata al sisma di Amatrice. "Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne", è quello che si legge sulle teste dei due feriti sporchi di sangue e su diverse persone sepolte da strati di pasta. Sui social network indignazione e l'amletico dubbio: fino a che punto può arrivare la licenza di satira? Tra i primi a reagire alla provocazione il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: "Nessuna ironia sui morti". L'ambasciata francese in Italia prende le distanze. Poi un secondo disegno: "Le case le ha costruite le mafia".

La reazione del sindaco di Amatrice "Ma come c... si fa a fare una vignetta sui morti?". Anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è indignato per la vignetta sul terremoto pubblicata dal settimanale satirico francese Charlie Hebdo. E si dice "sicuro che questa satira sgradevole e imbarazzante non risponde al vero sentimento dei francesi". Per il primo cittadino "ben venga l'ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira".

Il comunicato dell'ambasciata La Francia, tramite un comunicato della sua ambasciata in Italia, ha preso le distanze dalla vignetta: "Il disegno pubblicato da Charlie Hebdo non rappresenta assolutamente la posizione della Francia". La rappresentanza diplomatica evidenzia comunque che "trattandosi delle caricature della stampa, le opinioni espresse dai giornalisti sono libere". "Il sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto è una tragedia immensa. La Francia ha porto le sue più sentite condoglianze alle autorità e al popolo italiano e ha proposto il suo aiuto. A tale fine la nostra ambasciata è a disposizione delle autorità italiane. Siamo vicini all'Italia in questa difficile prova", prosegue la nota.

La seconda vignetta Successivamente sulla pagina Facebook ufficiale di Charlie Hebdo compare una seconda vignetta. "Non è stato Charlie Hebdo a costruire le vostra case, ma la mafia", si legge nella nuvoletta del disegno, ambientato tra le macerie del sisma.

Le reazioni della politica Diverse le reazioni della politica italiana sulla vicenda. "La vignetta dei satirici francesi è un concentrato di sgradevolezza e insulsaggine. Renzi pretenda le scuse da Parigi", dichiara il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè. "Non fa ridere, non è sagace, non c'è neppure del 'sarcasmo nero'. È solo brutta. Si vede che l'ha fatta un cretino", scrive su Facebook Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia). Per il senatore di Forza Italia Renato Schifani "la migliore risposta è l'unanime condanna internazionale che sta piovendo sugli autori di tale pubblicazione". "La vignetta di Charlie Hebdo è inqualificabile e non rende giustizia alla grande umanità e alla sensibilità del popolo francese", afferma Paolo Alli, capogruppo Area Popolare (Ncd-Udc) in Commissione Affari Esteri alla Camera e vice presidente dell'Assemblea Parlamentare Nato. "Vignetta imbecille e disgustosa", commenta il governatore della Liguria Giovanni Toti. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, scrive su Facebook: "Voi siete liberi di fare le vignette che volete, io sono libero di dire vergognatevi #CharlieHebdo".