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Migranti,11mila sbarchi in 7 giorni ma la Ue non rafforzerà operazione Triton

La Cei: "LʼUnione europea se ne lava le mani". I ministri Ue chiedono lʼintervento di Bruxelles

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Sono stati oltre 11mila i migranti soccorsi nel Canale di Sicilia nell'ultima settimana dalla Guardia Costiera e del dispositivo Frontex.

Giovedì sono stati raggiunti a ridosso delle acque libiche 4 gommoni e un barcone carichi di persone. Gli interventi, ai quali hanno partecipato anche la Marina Militare e la Guardia di Finanza e due mercantili, hanno consentito di portare in salvo 574 persone. La Cei attacca: "L'Europa si gira dall'altra parte"

Immigrati ustionati da bombola -

Nella notte sono arrivati a Lampedusa 89 eritrei e somali, alcuni dei quali ustionati a causa dello scoppio di una bombola. L'esplosione è avvenuta in un casolare di Zuwarah, in Libia, cinque giorni fa. Le persone rimaste ustionate sono state costrette dagli scafisti a imbarcarsi e, dopo l'arrivo in Italia, sono state ricoverate nei centri Grandi Ustioni di Palermo e Catania. Cinque persone (3 uomini, una donna e un neonato) sono morte subito dopo l'esplosione; la sesta vittima, una donna, durante il tragitto verso l'Italia.

Triton, brutte notizie dall'Ue

- I limiti dell'operazione Triton "li vediamo" ed è chiaro che in assenza di un governo in Libia i rischi per terrorismo e ondate migratorie crescono ma tra i 28 "non c'è ancora la volontà collettiva di un'azione marittima più forte". E' l'indicazione di alte fonti diplomatiche europee in vista del Consiglio Esteri che lunedì avrà in agenda la Libia.

La Cei attacca: "L'Europa se ne lava le mani" -

Non trovare soluzioni alternative "all'intervento armato" o alle "braccia allargate", è per i Paesi europei "un modo elegante per lavarsi le mani di fronte ad una dramma che sarà sempre più insopportabile dall'Italia". Lo ha detto il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino, parlando di immigrazione su Radio Vaticana.


I ministri Ue chiedono "l'intervento risoluto" di Bruxelles

-"Gli ultimi tragici eventi nel Mediterraneo richiedono una reazione forte e comune dell'Europa": è una tragedia che riguarda tutta l'Unione e che "richiede una risposta risoluta", "una politica migratoria comune e coerente". Lo chiedono i ministri Affari Ue di Francia, Germania, Italia e Slovacchia riuniti a Cesena.



Gentiloni: "Non può essere solo un problema italiano" -

"La Ue è la più grande superpotenza economica del nostro tempo e non è possibile che destini solo 3 milioni di euro al mese all'emergenza migranti, cifra veramente imbarazzante rispetto al budget europeo. Questo non può essere solo un problema italiano". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al Campidoglio in occasione dei 40 anni di Amnesty International.


Unchr: "950 morti nel Mediterraneo da inizio anno" -

Il Mediterraneo continua a essere luogo di morte per migranti e rifugiati: secondo le stime dell'Unhcr, sono già 950 le vittime quest'anno. Per questo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati esprime soddisfazione per l'approvazione alla Camera della proposta di legge che istituisce la Giornata della memoria e dell'accoglienza il 3 ottobre, giorno del naufragio di Lampedusa nel quale persero la vita 368 migranti e rifugiati.