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Sciopero infermieri, i sindacati autonomi: adesioni all'80%, molti gli interventi saltati

Intanto Cgil, Cisl e UIl hanno siglato la preintesa per il rinnovo del contratto del comparto sanità, che prevede un aumento medio delle retribuzioni di 85 euro al mese

Sciopero infermieri, i sindacati autonomi: adesioni all'80%, molti gli interventi saltati - foto 1
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"Sono circa 150-200mila gli infermieri che hanno aderito allo sciopero nazionale proclamato dai sindacati Nursind e Nursing-up".

Lo ha affermato il presidente Nursing-up Antonio De Palma, sottolineando che "in moltissimi ospedali si registra il blocco delle sale operatorie, con oltre 65mila procedure assistenziali saltate ed interventi chirurgici sospesi ad esclusione delle urgenze. Ha incrociato le braccia circa l'80% degli infermieri".

Corteo a Roma: "Più rispetto" - Circa 1.500 infermieri hanno manifestato in piazza Santi Apostoli a Roma nonostante la pioggia. I partecipanti hanno intonato slogan chiedendo "più rispetto per la professione". "Ora basta, meritiamo rispetto!" e "Stipendi bassi, pochi diritti e tanti doveri. Basta!", alcune delle scritte sugli striscioni in piazza. "Ai sindacati confederali che hanno tanta fretta di chiudere questo contratto al ribasso - ha affermato dalla piazza il presidente del sindacato Nursing-up Antonio De Palma - diciamo che questo contratto è un passo verso il baratro e contro i lavoratori. Se firmeranno, saranno complici della morte della sanità. Noi a questo scempio per fini elettorali non presteremo il fianco". I responsabili sindacali hanno quindi letto alcuni articoli della Costituzione, tra i quali l'articolo 36 sul diritto dei lavoratori ad una retribuzione "proporzionata". Oltre ad una retribuzione adeguata, gli infermieri chiedono lo sblocco del turnover, la fine dei tagli alle dotazioni organiche e delle deroghe alle ore di riposo giornaliere e settimanali.

Contratto lavoratori sanità, 85 euro di aumento - Mentre i sindacati autonomi protestavano in piazza, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato la preintesa per il rinnovo del contratto del comparto sanità, che prevede un aumento medio delle retribuzioni di 85 euro al mese. Lo rendono noto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, ed il sindacato Fp-Cgil. "Passo dopo passo, andiamo avanti e dopo lo sblocco del contratto delle funzioni locali - afferma Bonaccini - arriva ora il via libera ad un contratto che interessa 540mila lavoratori, fra infermieri, operatori sanitari e amministrativi del Ssn".

Lorenzin: "Contratto sanità passo importante, ora medici" - "Un passo importante per restituire la dignità a migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano nel nostro Servizio sanitario nazionale". Lo ha affermato in un tweet il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.