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Torino, senzatetto aggredito e dato alle fiamme in un parco: un fermo

La vittima dal letto dellʼospedale: "Sono stati degli sconosciuti"

Torino, senzatetto aggredito e dato alle fiamme in un parco: un fermo - foto 1
lapresse

Forse una lite tra clochard, una discussione per conquistare la panchina dove trascorrere la notte.

Potrebbe esserci questo dietro l'episodio che ha lasciato Torino sotto choc: un senzatetto di 61 anni, Gheoge Bod Naru, di origine romena, conosciuto come "George", è stato aggredito e dato alle fiamme in un giardino pubblico. Un sospetto è stato bloccato e trattenuto dai carabinieri.

George è arrivato all'ospedale San Giovani Bosco sabato serA con ustioni di secondo e terzo grado al volto. "Mi hanno tirato del liquido addosso. Erano degli sconosciuti", ha raccontato. Un edema alla gola gli rende difficile la respirazione, per cui è stato necessario sedarlo e intubarlo. La prognosi è riservata.

L'uomo fermato dai carabinieri è stato sentito dal pm Vito Sandro Destito. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Ma nei giardinetti intitolati a Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora, una delle zone della città a maggiore presenza di immigrati stranieri, c'è chi fa ipotesi più precise. "E' stato un romeno. Gliel'aveva giurata dal mattino".

George lo conoscono tutti, da quelle parti è un habitué. Fino a quattro anni fa aveva lavorato in una panetteria del quartiere, poi il locale era stato ceduto a una famiglia marocchina e lui era finito in strada, senza un soldo. Da allora la sua casa è diventata una panchina: la prima che si incontra entrando da corso Vercelli. "E' un tipo tranquillo", spiega Mihai Sogea, un clochard suo amico. "Le persone gli danno da mangiare, gli portano del pane e dell'acqua. Sabato abbiamo bevuto del vino insieme. Poi, però, sono andato via". Tra i senzatetto, gli spazi dove trascorrere la notte sono una cosa seria, una questione di sopravvivenza.

Luca Deri, presidente della circoscrizione 7, parla di "fatto annunciato". "Temevano che prima o poi sarebbe finita in questo modo", aggiunge. Il giardino è una casa per i clochard e un punto di ritrovo per spacciatori e delinquenti. La tensione è alta. "Sabato pomeriggio - continua Deri - con un gruppo di volontari siamo andati a ripulire il giardino da cocci di vetri, lattine e immondizia". Poi, sabato sera, un atto che, su twitter, l'ex sindaco di Torino Piero Fassino ha definito "di estrema viltà". Secondo Fratelli d'Italia,"il quartiere Aurora è un'emergenza. Le autorità devono affrontarla: ogni giorno la situazione peggiora e ormai non si contano le vittime dell'illegalità che regna sul rione".

Tra l'altro, l'inverno si avvicina e per i clochard i problemi aumenteranno L'assessore comunale al Welfare Sonia Schellino, oltre ad annunciare un piano di aiuti, invita a segnalare alla polizia municipale o ai servizi sociali della Città "le persone senza dimora che, per qualsiasi motivo, si trovano in evidente difficoltà".