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Torino, "genitori-nonni": confermata adottabilità bimba

La piccola, nata sette anni fa, è già stata adottata da unʼaltra famiglia e dal 2013 non ha più contatti con la coppia

Nulla da fare per Luigi Deambrois, 75 anni, e Gabriella Carsano, 63: la Corte d'Appello di Torino ha respinto il loro ricorso e confermato lo stato di adottabilità della loro figlia di sette anni, che era stata allontanata dai "genitori-nonni" di Casale Monferrato (Alessandria) a pochi mesi dalla nascita.

Il caso è stato discusso dalla sezione minorile della Corte d'Appello per iniziativa della Cassazione, che aveva chiesto una nuova pronuncia dei giudici.

La vicenda La piccola, nata a Torino sette anni fa, fu allontanata dalla coppia a pochi mesi di vita in seguito a una denuncia per trascuratezza dalla quale i genitori vennero prosciolti. Nella decisione del tribunale pesò anche la loro età avanzata. La bimba fu così affidata a un'altra famiglia; per un po' a Luigi e Gabriella fu permesso di vederla, in un luogo estraneo e sotto gli occhi degli assistenti sociali. Nel 2013, per decisione dei magistrati, arrivò lo stop a visite e contatti.

Un'intricata matassa giudiziaria Dopo l'assoluzione nel procedimento penale per i coniugi si era aperto uno spiraglio: la Cassazione aveva ordinato alla Corte torinese di riesaminare il caso possibilmente senza tener conto delle questioni anagrafiche. Ma all'udienza del 21 febbraio il curatore speciale della bambina ha chiesto di ribadire la sua adottabilità perché da troppo tempo non vede più i suoi genitori naturali e, di fatto, si è creata una situazione di abbandono "seppur incolpevole". "Certamente - commenta il legale della coppia Adriana Boscagli, che presenterà un nuovo ricorso - la sentenza ha tenuto conto dello stato attuale della bambina, che ora vive con un'altra famiglia, e del possibile trauma dovuto a un'eventuale separazione. Ma prima o poi bisognerà spiegarle che i suoi genitori sono altri e come mai è stata allontanata da loro. Confidavamo in una Corte più coraggiosa che considerasse i genitori naturali come una coppia assolutamente in grado di prendersi cura della figlia".

La polemica politica Critiche alla sentenza arrivano da Matteo Salvini, segretario della Lega. "Giudici che tolgono una bambina a mamma e papà naturali, Gabriella e Luigi, in base a una denuncia di abbandono rivelatasi falsa e perché troppo vecchi. Giudici che confermano l'adozione a vantaggio di due uomini, dichiarandoli entrambi padri di due bambini nati all'estero da un utero in affitto. Giudici che non tolgono i bambini a pseudo-genitori che li crescono fra delinquenza e sfruttamento nei campi Rom. Pazzesco". "A una famiglia di genitori naturali - gli fa eco il senatore leghista Roberto Calderoli - viene portata via la figlia mentre uomini o donne omosessuali che non hanno alcun rapporto biologico con i bimbi vengono riconosciuti come genitori. A me qualcosa non quadra". "La Corte d'Appello di Torino decide che è adottabile la bambina tolta ai suoi genitori ritenuti troppo anziani per crescerla e il Tribunale di Roma riconosce la stepchild adoption per una coppia di donne.  (...) Contraddizioni impossibili da spiegare: ecco cosa producono le sentenze ideologiche con le quali si pretende di trasformare i desideri in diritti", ha commentato su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.