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Messina, indagati tre falsi ciechi: sequestrati i conti per 200mila euro

Ricevevano una pensione di mille euro al mese. Un medico della polizia giudiziaria ne ha accertato la capacità di vista

Messina, indagati tre falsi ciechi: sequestrati i conti per 200mila euro - foto 1
carabinieri

Una guardava il display del telefono.

Un altro correva lungo una strada molto ripida. Un altro ancora saliva agevolmente in macchina con un amico facendo prima il giro intorno all'auto. Tutti e tre percepivano però una pensione di invalidità di mille euro al mese perché per lo Stato erano completamente ciechi. O meglio, fingevano di esserlo. E' accaduto a San Salvatore di Fitalia (Messina). Ora la Procura di Patti, nel messinese, ha deciso di porre sotto sequestro i loro conti correnti per un equivalente complessivo di 200mila euro. I tre sono indagati per truffa aggravata.

Il più anziano, di 68 anni, percepiva un'indennità di invalidità da 11 anni, per una somma complessiva di 132mila euro. Gli altri due, la donna di 40 anni, e l'uomo di 36 anni, percepivano la pensione da 8 anni: 96mila euro a testa.

A scoprire la presunta truffa sono stati i carabinieri di San Salvatore di Fitalia (Messina) che per due anni hanno pedinato i tre falsi ciechi osservando i loro spostamenti. Grazie anche al supporto delle intercettazioni, gli agenti sono riusciti a documentare l'inesistenza delle gravi patologie per cui ricevevano la pensione di invalidità. I tre sono stati anche visitati da un medico della Polizia giudiziaria che ne ha accertato la capacità di vista. 

Le indagini sono iniziate nel 2016 quando i Carabinieri hanno acquisito la documentazione relativa ai tre dall'ufficio invalidi civili della "Cittadella della salute" di Messina, dove erano custodite le pratiche che in precedenza erano state detenute dalle Asl territoriali.