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Terremoto, il sindaco di Acquasanta: "Un metro di neve, serve aiuto"

Il primo cittadino: nevica da due giorni e la situazione è "drammatica". In Abruzzo arriva lʼesercito per affrontare lʼemergenza

"Siamo di nuovo in ginocchio: abbiamo un metro di neve, frazioni isolate, manca la luce e la Salaria è bloccata.

L' imprevedibile, purtroppo, ha aggravato ulteriormente il quadro". E' l'appello di Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta Terme, uno dei comuni della montagna ascolana colpiti dal terremoto.  Sui Sibillini, ha spiegato il primo cittadino in collegamento telefonico con Tgcom24, nevica da due giorni e la situazione è drammatica: "in questo momento sarebbe necessario avere da parte dell'Anas (Azienda nazionale autonoma delle strada) dei mezzi di supporto per consentire la circolazione".

Prosegue il sindaco: " C'è anche il forte rischio che prima o poi salti l'elettricità quindi ci servono degli aiuti per preparci a questa evenienza". "Qui continua a nevicare - dice ancora Stangoni, e gli accumuli sono sempre più importanti. E' sempre più complicato aprire le strade, perché le liberiamo ma poi la neve le ricopre daccapo. Abbiamo solo due mezzi comunali e abbiamo fatto l'appalto neve, ma era per una gestione nella norma, questa invece è una situazioni fuori dalla norma. Dovrebbero intervenire i mezzi dell'Anas". Quanto all'energia elettrica, "ora sembra che sia tornata. A tratti va via, l'importante è che non vada via per ore".

La neve che cade da stanotte sta creando problemi nelle Marche, soprattutto nell'entroterra e, appunto, nelle zone terremotate. Pesante la situazione nell'Ascolano, con frazioni letteralmente ricoperte dalla neve - una coltre di circa un metro - e disagi alla circolazione sulla Salaria come su tutta la rete stradale per piante cadute e auto intraversate.

Oltre mezzo metro di neve nel Maceratese, con notevoli disagi nei comuni colpiti dal sisma. E' nevicato anche a Fermo per tutta la notte e nei comuni limitrofi. Libera per il momento la costa. A Piandelmedico, tra Jesi Ovest e Cingoli, tre mezzi pesanti sono rimasti bloccati in una strada in salita. Molte le scuole chiuse in tutta la regione.

In tanti restano al buio - La fornitura dell'elettricità resta particolarmente critica, con 100mila clienti ancora senza luce. Le 750 persone impiegate nella gestione dell'emergenza sono però riuscite a riallacciare circa 100mila utenze, con 200 gruppi elettrogeni dispiegati sul campo. Al buio buona parte di Teramo città.

In Abruzzo arriva l'esercito - Arriva l'Esercito in Abruzzo dopo i forti disagi causati dall'eccezionale ondata di maltempo, con gelo e neve su gran parte della regione. Il governatore Luciano D'Alfonso, che aveva accolto gli appelli di diversi sindaci, lo ha detto dopo aver ricevuto la comunicazione sul provvedimento dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, che farà "avvicinare da Foggia mezzi e uomini per le operazioni necessarie". La richiesta dell'Esercito è stata presentata da D'Alfonso al ministro della Difesa per "liberare la viabilità della città di Chieti, la viabilità della città di Atri (Teramo) e la viabilità del Comune di Cellino Attanasio (Teramo). La mancanza di spazi a causa dei cumuli di neve - spiega il governatore in una nota - impedisce la necessaria agibilita' per le manovre operative dei normali mezzi di lavoro".