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Milano, scarcerato il migrante che tentò di accoltellare agente: sarà rimpatriato

Il gip Maria Vicidomini: "I reati contestati non prevedono il carcere. Lʼaggressione rientra nella resistenza a pubblico ufficiale e non travalica nel tentato omicidio"

Milano, scarcerato il migrante che tentò di accoltellare agente: sarà rimpatriato - foto 1
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E' stato scarcerato con obbligo di firma Saidou Mamoud Diallo, il 31enne della Guinea che due giorni fa ha aggredito con un coltello un poliziotto nei pressi della Stazione Centrale di Milano, mentre con altri colleghi tentava di bloccarlo.

La decisione è del gip Maria Vicidomini. Sarà l'ufficio Immigrazione della questura di Milano a occuparsi dell'uomo, irregolare, procedendo con il rimpatrio nel Paese d'origine.

Il pm di Milano Paola Pirotta aveva chiesto la convalida dell'arresto e la misura cautelare in carcere per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale per il guineano, indagato anche per minacce.

Il gip: "Reati che non prevedono il carcere" - Per il gip di Milano Maria Vicidomini, la "condotta" di Diallo rientra nella resistenza a pubblico ufficiale e "non travalica nel tentato omicidio" o nelle lesioni, reati contestati, insieme a porto abusivo d'arma e minacce aggravate, dal pm Paola Pirrotta. Il gip ha convalidato l'arresto di Diallo ma ha disposto la sua scarcerazione. Per il giudice, infatti, si può ipotizzare che la pena per i tre reati contestati non supererà i due anni e che l'uomo potrà godere della sospensione condizionale della pena, ragione per cui non si può applicare la custodia cautelare in carcere. Inoltre, il gip ha fatto notare che l'uomo ha solo precedenti "dattiloscopici", ossia identificazioni, segnalazioni, denunce, e non precedenti penali con sentenza definitiva.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere - Diallo ha preferito non rispondere alle domande del gip, mentre il suo avvocato Nicoletta Collato, ha cercato di spiegare la dinamica dell'aggressione. Il gip ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di firma per tre volte alla settimana in una stazione dei carabinieri. Dopo la scarcerazione da San Vittore, l'uomo, che è senza fissa dimora, è stato preso in carico dalla Polizia e portato negli uffici dell'Immigrazione della Questura di Milano. Giovedì ne verrà richiesto il riconoscimento al console del suo Paese e in serata sarà rimpatriato in aereo.