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Milano, operato il 22enne aggredito con lʼacido: ustione profonda a occhio

La studentessa Martina Levato, dal carcere di San Vittore, difende a spada tratta il suo uomo: "Alexander non cʼentra, sono stata io"

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E' stato operato all'ospedale Niguarda di Milano Pietro Barbini, il 22enne che domenica ha subito un'aggressione con dell'acido muriatico da parte della studentessa bocconiana Martina Levato e del suo amante Alexander Boettcher. Il giovane, riferiscono i medici, a causa delle lesioni da acido ha riportato "un'ustione profonda con coinvolgimento molto grave della funzione oculare" dell'occhio destro.

Lo studente, che da tempo ormai frequenta un master in Economia a Boston e che era stato fidanzato al liceo Parini di Milano con Martina Levato, ha subito prima un intervento chirurgico di tipo oculistico e poi un intervento di tipo plastico-ricostruttivo. I medici al momento non si sbilanciano sulle possibilità di recupero della funzionalità dell'occhio destro.

Inoltre, l'aggressione con l'acido ha causato anche altre ustioni al volto di Barbini per le quali saranno probabilmente necessari altri interventi medici. Le ustioni hanno riguardato anche la palpebra inferiore e superiore dell'occhio destro, il naso e alcune piccole parti delle mani. Il giovane è comunque cosciente e in condizioni definite "stabili".

La studentessa: "Ho fatto tutto da sola" - Intanto Martina Levato, la studentessa bocconiana di 23 anni arrestata per aver lanciato l'acido contro l'ex fidanzatino del liceo, difende a spada tratta il suo uomo: è determinata nel voler scagionare da ogni responsabilità il broker di 30 anni, Alexander Boettcher, che alcuni anni fa aveva già patteggiato una pena per lesioni.

E a dimostrazione anche di un rapporto tra i due che gli investigatori hanno definito come "malato, ossessivo e totalitario", la ragazza continua a sostenere la sua colpevolezza dal carcere milanese di San Vittore: "Sono stata soltanto io, Alexander non c'entra, e l'ho fatto perché Pietro mi infastidiva".