Un gruppo di No Tav aveva occupato il Comune per impedire la visita del procuratore Caselli
Sono stati portati via dalla polizia i 26 militanti del movimento No Tav, legati al centro sociale "Il cantiere", che avevano fatto irruzione a Palazzo Marino, a Milano, per protestare contro la visita del procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli. Il gruppo aveva prima esposto nel cortile interno del municipio uno striscione contro l'Anpi, promotore dell'incontro, e poi occupato la Sala Alessi, dove deve avvenire l'incontro.
Nella sala erano arrivati sia gli agenti della Questura sia un gruppo di consiglieri comunali e rappresentanti della giunta per tentare una mediazione: il direttore generale Davide Corritore, il responsabile dei rapporti istituzionali Gianni Confalonieri, il presidente del Consiglio Comunale, Basilio Rizzo, e alcuni consiglieri (Mattia Calise del Movimento 5 Stelle, Mirko Mazzali e Luca Gibillini di Sel, Andrea Fanzago del Pd e Alessandro Morelli della Lega Nord).
Liberato anche il cortile del Comune dove altri dieci attivisti stavano protestando con bandiere No Tav e lo striscione: "Non usate la memoria dei vecchi partigiani contro i partigiani di oggi. Da che parte fischia il vento".
La manifestazione intanto prosegue all'esterno dell'edificio comunale mentre poliziotti in tenuta antisommossa vigilano sui No Tav davanti all'ingresso di palazzo Marino.