BRACCIO DI FERRO

Fisco, Laurenti vince il ricorso contro l'Erario: dallo Stato un rimborso di 150mila euro

Restano pignorati i sei appartamenti dell'attore in centro a Milano

23 Mar 2012 - 09:06
 © LaPresse

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Continua il braccio di ferro tra il comico Luca Laurenti e l'Agenzia delle Entrate. L'ultimo capitolo della vicenda, che si è aperta alla fine di gennaio quando Equitalia ha pignorato sei appartamenti dell'attore in centro a Milano, ha visto Laurenti vincere un ricorso contro l'Erario. Lo Stato ora dovrà rimborsargli più di 150mila euro, oltre a 2500 euro di spese legali.

La sentenza della Commissione tributaria regionale della Lombardia, in sede di 'appello' rispetto alla commissione provinciale che aveva dato torto al comico, ha deciso che a Laurenti deve essere restituita la cifra di Irap che aveva versato, per gli anni dal 2000 al 2004, ossia un totale di oltre 152 mila euro. Come ha spiegato il fiscalista Silvio Ceci, che ha assistito il conduttore tv nel contenzioso, "è stato riconosciuto che Laurenti non era un evasore, che non doveva versare quelle tasse che ha versato e che ha dunque diritto che gli vengano rimborsate".

Secondo la linea difensiva, l'Irap, ossia l'imposta regionale sulle attività produttive, deve essere pagata soltanto da professionisti che abbiano un'organizzazione produttiva stabile. Ossia dai professionisti che hanno dipendenti e uffici che lavorano per loro. Tesi che è stata accolta anche dai giudici tributari, ha chiarito il fiscalista, i quali non hanno individuato questo tipo di organizzazione nel lavoro di Laurenti.

La vicenda non è però chiusa. I sei appartamenti in centro a Milano restano infatti pignorati, perché, come ha spiegato ancora il fiscalista, "è una situazione complessa, ci sono altri debiti tributari e altre udienze e pendenze da affrontare". L'Agenzia delle Entrate avrebbe contestato un totale di circa 2 milioni di euro di Irap al comico. In ogni caso, ha concluso Ceci, "l'Agenzia è stata anche condannata al pagamento delle spese legali, cosa che avviene raramente".

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