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Savona, teme di perdere lʼeredità e tenta di far uccidere il padre

La vittima ha allertato i militari dopo aver fatto fuggire il sicario. Gli investigatori sono risaliti al piano criminale escludendo la rapina. In manette Rinaldo Costa e Andrea Invicibile. Messo alle strette, il figlio ha confessato tutto

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Un 52enne, Rinaldo Costa, è stato arrestato dai carabinieri di Savona per aver tentato di far uccidere il padre Renato, 80 anni, assoldando un amico (anche lui finito in cella) come killer. Ad allertare i militari è stato lo stesso anziano che, una volta rientrato nel suo appartamento, chiuso a chiave, si è ritrovato davanti il sicario, Andrea Invicibile. Dopo una colluttazione, è riuscito però a far fuggire il criminale e chiamare i carabinieri.

Temeva di perdere l'eredità - I militari da subito non hanno creduto al tentativo di rapina inscenato dal sicario. E dopo le indagini sono risaliti al piano del figlio. Costa temeva di perdere l'eredità, pensava infatti che il padre, ex ferroviere, la lasciasse a un'amica della Mauritania.

Anche il figlio confessa: "Volevo l'eredità" - Lo stesso 50enne ha confessato che quello era il suo piano. "Non volevo che l'eredità finisse nelle mani della sua compagna" ha detto ai carabinieri che lo hanno messo alle strette facendosi raccontare la terribile storia. Secondo quanto ricostruito era ossessionato dal timore di perdere tutto.

La dinamica dei fatti - Secondo i carabinieri, sabato all'ora di pranzo Invincibile è entrato in casa poco prima del ritorno del l'anziano, che lo ha sorpreso a rovistare tra cassetti e armadi: era la scena organizzata per giustificare l'omicidio, un tentativo di furto con epilogo tragico. I due si sono affrontati e Invicibile ha tentato di soffocarlo. Nella lotta l'anziano ha strappato il passamontagna all'aggressore che, riconosciuto è fuggito.

Il padre non sa la verità - All'anziano non è stato detto che l'uomo che ha tentato di ucciderlo era stato ingaggiato dal figlio: l'80enne è infatti cardiopatico e "per ben tre volte - ha spiegato la sua assistente Sheila Bhunnoo Begum - è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Renato non sta bene e non sa nulla di tutta questa storia. Credo sia meglio che non sappia la verità perché la sua salute è precaria".