Roma, Atac cerca 120 volontari per la sicurezza su metro e bus: è polemica
Lʼazienda di trasporto pubblico ha diffuso un bando per reclutare "presenze amiche per scoraggiare i malintenzionati nei luoghi e negli orari più critici" per la mobilità cittadina
L'Atac è alla ricerca di 120 volontari "in divisa" disposti a prestare servizio su metro e bus di Roma per "innalzare la percezione della sicurezza" e "scoraggiare i malintenzionati".
Un progetto che coinvolge "i luoghi e gli orari più critici" per la mobilità cittadina, "presenziati da
almeno due volontari per 4 ore al giorno tra le 7 e le 22
, tutti i giorni feriali dal lunedì al sabato". Un bando, quello dell'azienda di trasporto pubblico indirizzato agli operatori del terzo settore, che ha sollevato polemiche e critiche da parte dei cittadini.Secondo l'Atac i punti più a rischio nella Capitale "sono circa
38 tra linee bus, tram, parcheggi di scambio e capilinea
". Per partecipare alla gara d'appalto, gli operatori del terzo settore dovranno avere, tra i requisiti, "la piena disponibilità operativa nel Comune di Roma di almeno 120 volontari e la presenza tra i responsabili operativi di personale proveniente dal settore del trasporto pubblico locale o dal rango degli ufficiali delle forze armate o di pubblica sicurezza". L'eventuale affidamento del progetto avrà una durata di 12 mesi.A scatenare l'indignazione da parte dei cittadini romani, inaugurata da un articolo sul sito www.romafaschifo.com, sono stati due elementi in particolare: la richiesta di volontari "
anche senza alcuna competenza specifica
in materia di sicurezza" e l'assenza di una retribuzione
per il servizio offerto. Dalla lettura del bando si evince che i volontari dovrebbero fungere da deterrente per ipiccoli episodi di microcriminalità
con la loro presenza. Non a caso l'ente di volontariato vincitore del bando dovrà "provvedere alla fornitura e dotazione ai volontari di una divisa sociale con caratteristiche deterrenti in ambito security".
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