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Ostriche e fagiani: le "spese pazze" del gruppo Pd alla Regione Lazio

Nellʼinchiesta della procura di Rieti sarebbero coinvolte 41 persone tra ex consiglieri regionali, sindaci in carica, senatori e numerosi imprenditori e professionisti

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Pesce crudo e ostriche, ma anche battute di caccia e fagiani gustati al ristorante, sagre di provincia e un'autobiografia, e ancora olio extravergine di oliva, rimborsi sui taxi, aerei, treni, vecchie multe non pagate: sono le "spese pazze" fatte dal gruppo consiliare del Pd alla Regione Lazio dal 2010 al 2012, sotto la presidenza di Renata Polverini, finite nel mirino della procura di Rieti. Nell'inchiesta sarebbero coinvolte in tutto 41 persone.

Proprio, quindi, nello stesso periodo in cui balzava agli onori di cronaca il caso di Franco Fiorito (Pdl). Tra gli indagati figurano 13 ex consiglieri regionali, 5 amministratori pubblici, due sindaci, alcuni senatori, un deputato e numerosi imprenditori e professionisti. Un anno fa la procura di Rieti, indagando sullo stesso fronte, aveva inizialmente iscritto nel registro degli indagati l'allora tesoriere del gruppo consiliare del Pd alla Pisana, Mario Perilli, l'ex capogruppo del Pd e attuale sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, e gli ex consiglieri regionali democratici, Enzo Foschi - già nella segreteria del sindaco Marino - e Giuseppe Parroncini.

Come scrive Il Corriere, le accuse vanno dal "peculato, alla truffa aggravata, dal finanziamento illecito al falso. Una volta caduta la giunta Polverini, l'allora candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti condusse una battaglia col partito per non far ripresentare in Regione neanche uno dei consiglieri uscenti".

"Così molti di loro, sono stati candidati direttamente in Parlamento - scrive il Corsera -. Fra gli indagati, infatti, ci sono gli attuali senatori Claudio Moscardelli, Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Francesco Scalia e Daniela Valentini".