Reggio Emilia, anziani lasciati sporchi e percossi: 14 indagati
Lʼaccusa è maltrattamenti aggravati dallʼaverli commessi nei confronti di persone incapaci di potersi difendere nonché dallʼessere stati commessi da persone incaricate di un pubblico servizio
Anziani lasciati sporchi per ore, senza rispondere alle loro richieste se non con insulti, vessazioni psicologiche e percosse, anche con pugni al volto.
Sono i comportamenti che la Procura di Reggio Emilia e i carabinieri contestano a 13 operatrici sociosanitarie e alla coordinatrice di una struttura per anziani comunale di Reggio Emilia, convenzionata con il Servizio sanitario nazionale e accreditata a una cooperativa.
"Stai fermo qua e aspetta la tua ora" o "ti faccio volare fuori dalla finestra come Superman": sono solo alcune delle minacce che le operatrici avrebbero rivolto agli anziani della struttura.
Per sei donne è stata eseguita la misura cautelare della sospensione della professione per un periodo che varia dai sei ai 12 mesi, emessa dal Tribunale. L'accusa è maltrattamenti aggravati dall'averli commessi nei confronti di persone incapaci di potersi difendere nonché dall'essere stati commessi da persone incaricate di un pubblico servizio.
L'operazione "Pietas" è stata condotta dai militari, coordinati dal pm Maria Rita Pantani, che grazie a intercettazioni ambientali audiovisive hanno avuto conferma di quanto denunciato da familiari di alcuni anziani.
La coordinatrice della struttura è accusata del reato di omissioni di atti d'ufficio per aver omesso, essendo a conoscenza dei fatti, di denunciarli all'autorità giudiziaria. Le 13 operatrici socio sanitarie hanno un'età tra i 35 e i 54 e sono tutte residenti in provincia di Reggio Emilia a eccezione di una 50enne del modenese. Reggiana anche la 35enne coordinatrice della struttura.