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Napoli, nuovo crollo alla Galleria Umberto I Ragazzo morto, 45 avvisi di garanzia

Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e crollo colposo dopo la tragica fine del 14enne ucciso dal calcinaccio caduto in galleria. Il Comune è parte offesa

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Dopo la morte del 14enne colpito dai calcinacci caduti dal soffitto della Galleria Umberto I di Napoli, è stato segnalano un nuovo crollo. A denunciarlo, in una nota, è stato Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, presente sul posto. "Sono piovuti calcinacci all'improvviso in testa ai passanti che sono fuggiti spaventati - ha fatto sapere -. Nello stesso punto era avvenuto un crollo simile esattamente il 31 maggio". E adesso partono 45 avvisi di garanzia.

Napoli, nuovo crollo alla Galleria Umberto I Ragazzo morto, 45 avvisi di garanzia

La Procura ipotizza il reato di omicidio colposo - A emettere gli avvisi è stata la Procura della Repubblica di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del 14enne. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e crollo colposo. Nel procedimento il Comune di Napoli è invece parte offesa. All'Avvocatura del municipio è stato notificato un "avviso di accertamento tecnico non ripetibile per la persona offesa da reato" che individua il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, "quale legale rappresentante del Comune, come persona offesa".

I Verdi: "Da mesi segnaliamo cedimenti" - "Poteva avvenire una tragedia, questo è solo l'ennesimo episodio. Sono mesi che segnaliamo i cedimenti della Galleria come di tanti altri monumenti e civili abitazioni - ha denunciato insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli - senza che nessuno ci ascolti".

"Una città non crolla all'improvviso - ha ribadito -, ci vogliono decenni di incuria e strafottenza da parte delle istituzioni e di molti privati per arrivare ad un simile di degrado e pericolosità che adesso mette ogni giorno a rischio l'incolumità di tutta la cittadinanza. Sembra essere tornati all'epoca dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale".