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I Comuni "gonfiano" le casse con le multe

Da unʼindagine sui bilanci di previsione è emerso che gli enti locali hanno raddoppiato le entrate rispetto allʼanno scorso. Lʼobiettivo delle amministrazioni è incrementare le sanzioni

Ansa

Grandi o piccoli che siano, nei comuni le multe restano una delle voci più importanti dei bilanci e anzi in alcuni casi le aspettative, rispetto al 2011, risultano anche raddoppiate. E' quanto emerge da un'indagine sui bilanci di previsione. Su tutti l'esempio del comune di Piove di Sacco (Padova), 19mila abitanti: al capitolo destinato alle sanzioni del codice della strada, sono indicati proventi per 690mila euro. L'anno scorso erano 350mila.

Passando ai comuni più piccoli, calano ovviamente i numeri assoluti ma è il rapporto con gli abitanti a rendere i dati significativi. Trento, 117mila abitanti, e Cittadella (Pd), 20mila abitanti, hanno più o meno lo stesso obiettivo, a 2 mln di euro. Il gettito preventivato dal comune di Pistoia, 90mila abitanti, è di tre volte superiore, pari a 6 mln. Ad Avezzano (Aq), 40mila abitanti, si punta a 1,1 mln; a Parma, 188mila abitanti, si vogliono incassare 11,4 mln.

E in molti casi, viste le previsioni troppo ottimistiche, a metà anno, più o meno in questo periodo, è il caso di accelerare con le multe per centrare il target fissato. Emblematico il caso di Pavia: l'obiettivo indicato in un documento consegnato dal comune alla polizia locale, a inizio anno, fissa un incremento delle multe per il 2012 del 20% rispetto al 2011. Nei comuni ancora più piccoli spesso la situazione diventa quasi paradossale. A Orbetello, 15mila abitanti, è rilevante lo scarto rispetto all'anno scorso: per il 2012 sono previste più multe per 253mila euro. Piove di Sacco (Pd), 19mila abitanti, vede più che raddoppiata la previsione di incassi da multe: al capitolo destinato alle sanzioni del codice della strada, sono indicati proventi per 690mila euro. L'anno scorso erano 350mila. Nel piccolo comune vicentino di Piovene Rocchette le multe sono diventate un vero e proprio 'caso'. Il sindaco Maurizio Colman ha denunciato quello che ritiene un vero e proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti della sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere il target fissato. Su un bilancio che ammonta complessivamente a 5.576.512,55 euro complessivi, i proventi stimati delle contravvenzioni ammontano a 980mila euro.

In Italia in media staccate 14 milioni di multe
I numeri nazionali, del resto, sono inequivocabili. In Italia, in media, negli ultimi tre anni, sono state staccate ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all'ora. I ricavi, sommando quelli assicurati dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro), portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all'anno. Una cifra che si traduce in un tassa occulta di 35 euro per ogni italiano, che nelle grandi città diventa di almeno 100 euro. C'è poi il problema dell'impiego delle risorse che arrivano dalle multe. La legge, nello specifico l'articolo 208 del Codice della Strada, prevede che almeno il 50% dei proventi vadano reinvestiti in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti stradali. Una prescrizione che viene spesso disattesa. Anche in questo caso, andando a verificare nei bilanci, si trovano comportamenti virtuosi e meno, tanto che poi in sede di bilancio consuntivo si evidenziano macroscopiche violazioni della legge. A Trezzo sull'Adda (Mi), il comune destina 70.000,00 dei proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione alle norme del Codice della Strada, stimati per l'esercizio 2012 in 140.000 euro, alla manutenzione delle strade e alla sicurezza stradale. A Monza, la Polizia locale ha rinnovato il parco auto e ha pagato sei Alfa Romeo 159 station wagon, una stazione mobile e uno scooter elettrico con i proventi delle sanzioni previste dal codice della strada.