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8 marzo,donne sul web: basta mimose

Opinioni condivisa sulla festa di oggi

Dal Web

Tam-tam sulla rete per la festa della donna.

E senza tanta sorpresa si scopre che sono proprio le donne quelle che non ci credono più e che non festeggiano. "Basta mimose" è il grido che riecheggia sul web. Tanti i politici e le associazioni che hanno detto la loro sui social network contro la festa di oggi.

"Contro questa insopportabile retorica vi dico che è arrivato il tempo delle cattive ragazze, le buone le hanno uccise tutte". Così Paola Concia del Pd partecipa su Twitter al tam-tam scatenatosi sulla rete "cos'è l'8 marzo per me". Per Barbara Saltamarini, parlamentare del Pdl l'8 marzo significa "365 gg di impegno per le donne".

La Cgil appoggia invece "Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo. Donne vittime di 'ndrangheta ed emblema dell'8 marzo, non solo in Calabria; tre donne diverse che sono diventate protagoniste di questa Festa delle donna dopo l'iniziativa "Tre foto e una mimosa" lanciata dal Quotidiano della Calabria sottoscritta in tutte le parti d'Italia.

E per dimostrare come nel mondo ci sia ancora molto da fare, ActionAid Italia sottolinea come a volte "la vita in carcere è meglio della libertà per una donna Afghana" e rilancia su Twitter la storia di Amina, una donna afghana di 30 anni in carcere ad Herat. "Amina è stata costretta a prostituirsi dal padre, tossicodipendente, che si procurava così i soldi necessari a comprarsi la droga. Amina viene arrestata e condannata ad un anno di carcere. Scontata la pena torna a casa - fa sapere ActionAidItalia - e il padre la costringe nuovamente a prostituirsi. Amina viene nuovamente arrestata e vive il carcere come una liberazione".

E Paolo Goppion, amministratore delegato di Digicom, precisa che la festa serve per "ricordare tutti gli angoli del mondo, vicini o lontani, dove alle donne non è ancora consentito pensare ed avere un'identità" come appunto l'Afghanistan nella storia di Amina. Nel nostro Paese invece sembra che il modo migliore di festeggiare per molte sarebbe la notizia di un lavoro, twitta Anna Porcari, o meglio "la splendida notizia di un contratto a tempo indeterminato".

Un 8 marzo lontano dai luoghi comuni, alla ricerca anche di modelli e di simboli. Come chi passera l'8 marzo assistendo "all'ultimo spettacolo di Franca Valeri, strepitosa 91enne, esempio di indiscussa professionalità".